La scrittrice e giornalista Anna Puricella è stata la protagonista di un interessante incontro alle Vecchie Segherie Mastrototaro per presentare il suo romanzo d’esordio, edito da Fandango Libri, intitolato con il nome del luogo in cui è ambientata la sua storia: “Monteruga”, una ghost town salentina in abbandono dagli anni ’80. Paese fantasma che è diventato per l’autrice una «eterna ossessione», almeno da quando, dieci anni fa, ebbe l’occasione di visitarlo per la prima volta.

Angelo, il giovane custode di questo paese che paese però non lo è mai stato fino in fondo, è il protagonista del libro: se n’è andato a vivere a Monteruga alla ricerca di solitudine, tranquillità e un impiego sicuro, dopo che la sua adolescenza è stata stravolta da un incidente sul lavoro. Tutto sembra essersi sistemato in qualche modo nella sua vita, ma la ricomparsa del suo amico d’infanzia Valerio riaprirà alcune dolorose questioni lasciate in sospeso.

Puricella, in dialogo con Francesca Zitoli, ha quindi raccontato al pubblico biscegliese cosa l’ha spinta a rappresentare, nelle pagine del suo primo romanzo, un Salento diverso, senza mare, sconosciuto ai turisti ma anche agli stessi residenti. Terra di fantasmi provenienti da un passato difficile, complesso, e che per questo merita di essere raccontato con il rispetto che si deve a questi luoghi invisibili, che resistono nonostante tutto.