La IX edizione di Notte di poesia al dolmen, iniziativa ideata e organizzata dalla Pro Loco Unpli di Bisceglie, non tradisce le aspettative e ha confermato, sabato 24 luglio, un successo da parte di critica e pubblico. La serata, patrocinata dal Comune di Bisceglie e inserita nel cartellone degli eventi estivi del 2021, è stata aperta dai saluti di Vincenzo De Feudis, presidente dell’associazione, che ha ricordato quanto l’associazione abbia investito in termini di impegno e trasporto emotivo nei confronti della manifestazione artistica e l’importanza della tutela e della promozione del Dolmen della Chianca.
Maurizio Evangelista, direttore artistico dell’evento, ha introdotto la poetessa polacca Joanna Kalinowska e il poeta tarantino Gaetano Finizio, giurati del contest online “Dolmen Poesia” (assieme all’attore Carlo Monopoli, non presente per motivi di lavoro) lanciato qualche mese fa per “ripartire attraverso la cultura”. Alla poesia “Schiena” di Katiuscia Nazzarini è andato il simbolico primo premio assoluto, mentre alla poesia Bbiccia a paglia (Dai fuoco alla paglia) di Cenzino D’Apruzzo la menzione speciale Pro Loco.
Saluti istituzionali dell’amministrazione comunale affidati all’assessore alle politiche culturali Loredana Bianco, la quale ha espresso il suo amore per la poesia, in particolare per quella di Montale. Con Sergio Salerno, presidente dell’Associazione Pasticcerie storiche “Il Sospiro di Bisceglie” che ha omaggiato gli ospiti con il dolce tipico della città, si è voluto evidenziare l’importanza della collaborazione tra le associazioni della città.
All’attrice Michela Diviccaro è stato affidato il momento più intenso della serata con la lettura di alcuni canti scelti della Divina Commedia di Dante Alighieri in un personale viaggio dall’Inferno al Paradiso. La performance dell’attrice è stata accolta da prolungati applausi e della figura del “sommo poeta”, di cui ricorre quest’anno i 700 anni dalla morte, si è voluto ricordare soprattutto l’importanza di un messaggio eterno e fuori dal tempo: il viaggio dell’uomo dentro se stesso, dal buio alla luce, una metafora perfetta per i tempi difficile di questa pandemia.
Nei saluti e nei ringraziamenti finali l’augurio di ritrovarsi al dolmen il prossimo anno “ancora a riveder le stelle” per la X edizione.