Ieri sera, lunedì 18 luglio, il Teatro Mediterraneo di Bisceglie è rimasto sospeso in una atmosfera magica e fuori dal tempo grazie alle note intramontabili del maestro Ennio Morricone e delle sue colonne sonore che hanno accompagnato alcuni dei momenti più belli della storia del cinema, regalando emozioni difficilmente eguagliabili. I musicisti della Orchestra Filarmonica Pugliese, diretti dal maestro Giovanni Minafra, hanno ripercorso gli oltre 60 anni di carriera del compositore romano, partendo proprio dal successo più recente, ovvero la collaborazione con il folle e istrionico Quentin Tarantino per il suo nuovo The Hateful Eight, che gli è valsa la vittoria agli Oscar come “miglior composizione originale”. Una vittoria tanto sospirata, giunta ben nove anni dopo il quasi obbligato riconoscimento alla carriera, che Morricone ha voluto interamente dedicare alla sua cara moglie Maria, compagna instancabile di notti passate insonni a comporre nel proprio studio, di tribolazioni così come di grandi emozioni.
E proprio la voce affettuosa della signora Travia, interpretata per questa occasione da Alessia Garofalo, ha guidato il pubblico biscegliese, accorso numeroso, fra le sinfonie di una epopea cinematografica lunga decenni, dai lavori nel nostro Paese al fianco di cineasti come Giuseppe Tornatore per Nuovo Cinema Paradiso o al servizio del genio Sergio Leone per la “trilogia del tempo” e quella del “dollaro”, fino alle collaborazioni oltre oceano, come quella per Mission di Roland Joffé. Attraverso aneddoti e curiosità sulla nascita di alcuni dei motivi più celebri della storia del grande schermo, la moglie del compositore ha idealmente aperto le porte della propria casa romana, per raccontarci i consigli e le premure che nel corso degli anni non ha mai smesso di riservare al suo tanto amato marito, e per vivere insieme quello che forse è il più bel film mai scritto: quello della vita del genio tutto italiano di Ennio Morricone.
Ad accompagnare i musicisti della orchestra anche la splendida voce solista di Antonella Giovine. In apertura di serata, inoltre, un doveroso minuto di silenzio per la tragedia ferroviaria che ha sciaguratamente colpito il nostro territorio. Perché, come sosteneva lo stesso maestro, “dopo un grave trauma tutto si ferma, tutto tace. Ma è in quel momento che il suono manifesta la sua vera forza”.