«L’arte mi ha salvato la vita, posso dirlo tranquillamente. Ci sono film o canzoni o rappresentazioni teatrali che cambiano dentro l’uomo. Si esce cambiati dentro dopo un concerto, dal cinema o dal teatro, non c’è niente di imbarazzante in tutto ciò», questo quanto dice ai microfoni di Bisceglie24 l’artista romano Simone Cristicchi prima di salire sul palco del Teatro “Garibaldi” di Bisceglie con “Magazzino 18”, un lavoro che mette in luce pagine di storia italiana, e non solo italiana, dimenticate per troppo tempo e ancora oggi poco note.
Giovedì 8 gennaio al Teatro “Garibaldi” si è alzato il sipario sul mese della memoria con lo spettacolo del cantautore romano inserito nella stagione teatrale sapientemente dal direttore artistico Carlo Bruni.
«Ho sentito la necessità come cittadino di informarmi su questi tragici eventi, sull’esodo di centinaia di migliaia di italiani dall’Istria, sulle foibe, sui campi di lavori italiani, e come artista ho sentito il dovere di prestare la mia voce a quanti hanno sofferto il dramma dell’esodo. E’ anche un modo per rendere giustizia alle vittime».
Servizio di Francesco Brescia
Riprese e montaggio di Mauro Belsito