Prologo CelesteAl via la stagione 2014/2015 del Teatro Garibaldi: dal 20 al 23 novembre in Piazza Vittorio Emanuele ecco il tendone di El Grito.

Per quattro giorni, presso il ‘Palazzuolo’, si alterneranno ben quattro diversi spettacoli.

PROGRAMMA
20, 21 novembre 2014 ore 21,00
El grito
20 DECIBEL
non c’è storia senza ascolto
di e con Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini
 messa in scena Louis Spagna
 – ricerca acrobatica Catherine Magis
 – compagno di giochi Giorgio Rossi
 – aiuto alla concezione musicale Paul Miquet
 – luci Domenico De Vita – scenografe Thyl Beniest e Sebastien Boucherit
 – costumi Beatrice Giannini

Un viaggio in un universo dove acrobazie aeree, colpi di pistola, danze e giocolerie non devono prevalere su immagini e suoni più tenui. I corpi si trasformano, le riflessioni possono durare all’infinito, gli oggetti suonano la loro anima.

22 novembre 2014 ore 21,00
Donati & Olesen
COMEDY SHOW di Giorgio Donati, Jacob Olesen e Ted Keijser – con Giorgio Donati e Jacob Olesen

Spettacolo di marcata comicità fisica, interpretato da due funambolici attori, rumoristi, musicisti, mimi, trasformisti, ciarlatani. Una comicità geniale che non lascia scampo allo spettatore: bambino, vecchio o “normale” che sia.

22 novembre 2014 ore 10,00
23 novembre 2014 ore 18,00

El grito
SCRATCH AND STRETCH di e con Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini
 – occhio esterno Micheline Vandepoel – luci Domenico De Vita – ricerca acrobatica Catherine Magis
Scenografie: Alex Theniè
 – sostenuto da Espace Catastrophe (Be)

Uno spettacolo sensibile e poetico, dove l’incontro tra circo, musica e teatro dà vita ad una tenera esplosione di energia che toccherà la vostra anima.

23 novembre 2014, ore 21,00
Nasca teatri di terra / La luna nel letto
PSYCHO KILLER
quanto mi dai se ti uccido?
di Ippolito Chiarello e Walter Spennato – regia Michelangelo Campanale – con Ippolito Chiarello e Raffaele Casarano – sax, Marco Bardoscia, Stefano Rielli – contrabasso, Michelangelo Volpe – tecnico

Grazie a due splendidi musicisti, a ritmo di jazz lo spettatore si scopre solidale, nemico e allo stesso tempo complice del protagonista, con cui condivide un immaginario ricco di citazioni cinematografiche e musicali. Una festa collettiva che ci riporta a casa divertiti, increduli, meno soli.