Si è chiusa sabato 22 settembre la VI edizione di Sonimage la rassegna di suoni immagini andata in scena a Palazzo Tupputi e nelle vie del centro storico di Bisceglie. A consuntivo della rassegna culturale il direttore artistico dell’evento, Antonio Musci, ha dichiarato: “la VI edizione di Sonimage ha superato ogni nostra più rosea aspettativa. Volevamo scoprire qual è lo sguardo dei giovani artisti Italiani, ne abbiamo invitati 50 da tutta Italia per 4 giorni a Bisceglie e abbiamo potuto constatare una vitalità e una forte carica innovativa che ci ha letteralmente travolti”.
Musci ha poi spiegato come “memoria e materia restano gli elementi predominanti della ricerca, ma gli strumenti a disposizione di questi artisti, dalla virtual reality ai synth, dalle videoinstallazioni interattive a quelle intermediali cambiano il punto di vista, lo fanno evolvere”. Come detto in apertura, particolare attenzione è stata data ai più giovani “le opere esposte in “Vedo dunque suono”, la prima mostra diffusa dedicata alle Accademie di belle arti e ai Conservatori di musica italiani, ha registrato l’interesse di molti addetti ai lavori nel campo dell’arte. Tra questi la gradita presenza di Pio Monti, vero e proprio riferimento nel panorama dell’arte contemporanea in Italia, che ha elogiato il coraggio e lo spirito di autentica ricerca dietro il lavoro di organizzazione e curatela di questo progetto. Un comitato scientifico composto da artisti, produttori, studiosi di immagini in movimento e del rapporto tra suoni e immagini e docenti di Conservatori e accademie, tra cui Bruno Di Marino, Igor Imhoff, Vincenzo Core, Fabio Scacchioli, Ilaria Pezone, Giulio Colangelo, Marco Valente”.
“Dei 50 artisti coinvolti”, ha continuato il direttore artistico, “30 sono studenti delle piú prestigiose Accademie e Conservatori italiani, che hanno patrocinato la rassegna, disponendo di un proprio spazio espositivo, autogestito dagli studenti, i quali hanno potuto incontrare e conoscere altri studenti provenienti da tutta l’italia, oltre ai tanti visitatori a cui hanno potuto presentare le proprie opere. Per 4 giorni si sono scambiati progetti e collaborazioni, li abbiamo ascoltati fino all’alba parlare d’arte e di musica con grande passione e competenza e abbiamo imparato tantissimo da questi loro discorsi”. Oltre agli studenti delle accademie quindi hanno partecipato anche “20 artisti selezionati per le performance di sonorizzazione dal vivo di immagini, in programma in una piazza del centro storico di Bisceglie, in cui abbiamo realizzato insieme ai residenti, in particolar modo bambini, un piccolo miracolo di innovazione sociale attraverso un’attivitá culturale e artistica incentrata sulla sperimentazione”.
“Per 4 giorni e 4 notti si è realizzato un incontro tra generazioni di artisti di assoluto valore”, ha concluso Antonio Musci, “un bilancio davvero positivo che ci motiva per l’edizione del 2019 che certamente continuerà su questa strada di incontro e sperimentazione”.
Video racconto della serata finale di Gioele Rana
Foto della rassegna scattate dei partecipanti al workshop “Fotografare il Festival” a cura di Alessandro de Leo