Si è svolta giovedì sera, alla presenza di un foltissimo pubblico, la conferenza “Crociate di ieri e di oggi. L’Europa e la sfida jihadista“. Il convegno, organizzato dal Centro Studi Normanno-Svevi, dal Fai e dall’Associazione Santa Margherita, si è svolto nella chiesa di Santa Margherita come parte del ciclo di incontri che hanno per tema la storia.

Ad argomentare sul tema delle crociate, introdotto dal prof. Giuseppe Losapio, il noto storico medievista Franco Cardini, profondo conoscitore (oltre che della storia medievale) della situazione geopolitica degli stati islamici. L’intervento dello storico, già una volta ospite nella medesima chiesa, si è focalizzato sui rapporti che le varie nazioni musulmane hanno con l’occidente e con il Califfato, con una critica rivolta a tutti coloro che auspicano una “crociata contro l’Islam“.

Secondo Cardini, infatti, questo è sbagliato per molteplici motivi. In primis, il concetto di “Islam” inteso come organismo unitario non è applicabile alla grande varietà etnica e culturale dei credenti, anche per la mancanza di un’autorità religiosa quale il Papa per i cristiani. Inoltre anche l’assimilazione dell’Isis con il mondo musulmano in generale è errata, perchè il Califfato è solo una delle molteplici fazioni che compongono l’Islam. Infine le “crociate” in senso storico sono state un conflitto sostanzialmente religioso, mentre la “guerra santa” attuale è più una guerra ideologica che una guerra di religioni.

Secondo il professore queste errate convinzioni derivano dalla mancata conoscenza della realtà che ci circonda. Di questo sono soprattutto responsabili i media, accusati di fare del sensazionalismo e di non prestare attenzione alla realtà dei fatti, e solo una maggiore consapevolezza può riaprire un contatto tra i due mondi, certamente diversi ma indissolubilmente legati l’uno all’altro.