Dopo l’enorme successo in termini di pubblico e di apprezzamenti per “Femminile 37”, la Compagnia BinarioZero, non nuova alla presentazione di lavori molto più che teatrali e artistici, ma socio-culturali, è tornata lo scorso 14 giugno sul palco del Teatro Politeama Italia di Bisceglie con “La storia infinita”.
Giancarlo Attolico non scrive lavori teatrali, diremmo piuttosto che mette in scena la vita, quella storia infinita, per l’appunto, che si rinnova, che si sussegue, che si ripete con, molto spesso, gli stessi vizi e le stesse virtù che fanno parte dell’animo umano. Dell’animo umano magnanimo e accogliente, ma anche di quello più avido e indifferente. Perché è così la natura umana, variegata, ma non senza speranze.
“Un gruppo di bambini, da tempo, ha deciso di lasciare la città diventata troppo disumana, incattivita, che vive nel calcolo, dove vige paura e sospetto per scegliere una vita più semplice, nel cuore del bosco dentro un grande albero che accoglie; l’organizzazione è perfetta ma in quel bosco ogni giorno arrivano nuove ondate di ragazzi con linguaggi sempre più diversi e violenti, ma la fratellanza è possibile, il bosco ha dentro di se i suoi codici e i suoi pericoli (le bestie notturne), e spesso serpeggiano senza nemmeno accorgertene e si camuffano per meglio agire. Un evento cambierà le sorti di quella perfetta e armonica organizzazione”, spiega il direttore artistico Attolico.
Una narrazione, quella pensata e scritta dalla bella mente e dalla bella penna di Attolico, che non invade, che non devia, che non influenza. Ma che lascia decidere allo spettatore da che parte stare, per chi, diremmo calcisticamente, tifare, a chi sentirsi più affine sottolineando delicatamente quale potrebbe essere la maniera più umana per convivere, se non in pace assoluta, quantomeno in armonia e rispetto nella stragrande bellezza delle diversità caratteriali, d’ambizione, sessuali, religiose, geopolitiche.
“La storia infinita” ha portato in scena 42 ragazze e ragazzi tra i 7 e i 25 anni, tutte e tutti degnissimi di menzione e di nota di merito: bambini nel bosco) Adriano Pappolla, Anna Pagagni, Alessandro Coratella, Alessandro Tullio, Antonella Capurso, Eleonora Todisco, Fabio Valente, Francesca Capurso, Francesco Di Clemente, Giacomo Amoruso, Giorgia Piarulli, Lorenzo Di Pierro, MiKy Bufi, Natalia Amoruso, Noemi Boccasile, Paride Papagni, Pati D’amore, Rebecca Sinigaglia, Sara Storelli; ragazzi dalla città) Edo De Cillis, Debora Valente, Dorian Fiore, Girolamo Di Modugno, Massimo Di Rosa, Paola Losito, Rosa Campanile, Rosa Di Liddo, Simone Celotto, Valeria Pasculli; il mercante di stelle) Alex Bonsanto; bambolina) Adriana Montinaro; soldatino di piombo) Paolo Savino; robottino) Martina Papagni; arlecchino) Michelino Lorusso (esilarante il suo intermezzo, da rivedere e rivedere senza correre il rischio di annoiarsi); futuro) Noah Giuliese; contaminatori) Antonio Amoruso, Antonio Graziani, Davide Amoruso, Dorilicia Todisco, Gianluca Colangelo, Giovanni Caprioli, Massimo Baldini, Enrico Ladisa; costumi) a cura di Caterina Simone; scenografia) Carlo Capurso e Manu Valente; audio e luci) a cura di Ilario Mastropasqua e Danilo Novara; oggetti luminosi) Paolo Di Leo; fotografia) a cura di Pino Porcelli e Antonella Torchetti; cura dell’immagine) Grafiche Guarini; trucco e parrucco) Alessia Sancilio, Samantha Mastrapasqua, Marilù Aruanno.