Giovedì 17 luglio si è svolto, presso la chiesa di S.Margherita, il quarto appuntamento della rassegna letteraria “Pomeriggi all’ombra di un libro“, organizzata dall’associazione culturale Made in Blu. Ospite è stata la scrittrice Raffaella Passiatore, che ha avuto l’occasione di parlare della sua ultima opera editoriale “Alla ricerca di un tango perduto“, appassionante viaggio alla scoperta di un’arte antica e dalle mille sfaccettature come quella del tango. La trama del romanzo, la cui protagonista è una donna di mezza età, insegnante di tango, si intreccia intorno ad un viaggio che ha come meta Buenos Aires, alla ricerca delle origini di questo ballo, di quel “tango perduto” ritrovabile solo nei territori che lo hanno visto nascere e crescere. Quello della donna non sarà solo un viaggio fisico ma anche spirituale, una lunga ricerca delle proprie origini interiori che porterà la protagonista a maturare una diversa consapevolezza di se stessa. Durante il suo percorso, la donna ritroverà in quelle terre geograficamente così lontane tracce della propria nazione d’origine, l’Italia, sia sul piano musicale che architettonico e linguistico. Ad accompagnare la protagonista in questa avventura ci sono il misterioso ed affascinante maestro di tango e sua madre, energica ottantenne appassionata di esoterismo. Il libro indaga le origini africane del tango ed esplora le successive influenze iberiche e italiane, esaltando quella commistione di razze e culture che, come in una reazione alchemica, generano un patrimonio artistico e culturale di inestimabile valore. Su questo aspetto del libro è intervenuto anche il presidente del Club UNESCO di Bisceglie, Pina Catino, che ha ribadito il dovere di tutti noi di salvaguardare la bellezza, artistica e paesaggistica, e tutelare la varietà di espressioni sociali e culturali. Nel 2011 l’UNESCO ha dichiarato il tango Patrimonio Immateriale dell’Umanità e lo stesso Club cittadino ha organizzato il 21 giugno scorso una milonga di beneficenza presso Villa Consiglio.
Secondo Vincent Van Gogh il compito fondamentale dell’arte è quello di consolare e, come ricordato dalla scrittrice, il tango ha la straordinaria capacità di creare una vicinanza tra i ballerini che non è solo fisica ma umana, un abbraccio che trasporta i tangheri in una dimensione diversa da quella dello spettatore.
A moderare l’incontro l’organizzatrice dell’evento Mariablu Scaringella. Ad arricchire l’incontro l’esibizione dei due tangheri Gianni Ragusa e Marilena Panebianco.