La suggestiva cornice del waterfront biscegliese ha fatto da sfondo ieri sera, 18 luglio, alla dodicesima edizione del “Premio Internazionale Mons. Pompeo Sarnelli”, appuntamento annuale che vede protagoniste numerose personalità che si sono contraddistinte per la tenace dedizione alla propria attività professionale. A condurre la serata Mauro Pulpito, accompagnato dal sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, che ha fatto gli onori di casa dando il benvenuto a tutti gli ospiti sopraggiunti per l’occasione, e dal Cav. Francesco Massimiliano, presidente dell’Associazione culturale “Mons. Pompeo Sarnelli”, organizzatrice della manifestazione.

In apertura di manifestazione il sindaco avv. Francesco Spina ha sottolineato come Pompeo Sarnelli sia ormai diventato un punto di riferimento indispensabile per la nostra città, che ancor più necessita di essere celebrato in un periodo di grave difficoltà economica e culturale come quello che stiamo vivendo. L’attuale disorientamento valoriale, infatti, ci impone di ricordare e apprezzare una figura limpida e specchiata come quella del monsignore.

La serata ha preso il via con la premiazione di Sua Ecc. Rev.ma Mons. Jean-Louis Burguès, attuale custode della “memoria storica e culturale” del mondo ecclesiastico in quanto archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, per il lungo e appassionato lavoro accademico e per la lodevole abnegazione che lo ha contraddistinto nel costante tentativo di fondere fede e cultura attraverso la produzione tomistica e letteraria. Burguès coltiva da ormai vent’anni un profondo legame di amicizia con Papa Bergoglio, che lo ha recentemente invitato presso la propria dimora a Buenos Aires per una cena informale. È stato poi il momento del professor Ugo Villani, docente ordinario Diritto Internazionale presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, premiato per la spiccata capacità di trasmettere alle nuove generazioni passione e amore per lo studio attraverso la professione universitaria e le centinaia di pubblicazioni che portano la sua firma e per aver sempre dimostrato un profondo attaccamento ai valori fondamentali della pace, della giustizia e della dignità della persona.

In collegamento Skype ha salutato i presenti il premiato Felicio Angrisano, Comandante Generale del Corpo della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, che ha ringraziato il Comune di Bisceglie per aver recentemente dedicato una piazza della città agli uomini della capitaneria di porto come “gesto di affetto, fiducia e solidarietà”, e ha ricordato come la Puglia sia maestra nell’affrontare fenomeni difficili come quello dell’immigrazione e nel dare soccorso e assistenza alle tante persone che fuggono da tragiche situazioni di guerra con la speranza di potersi costruire una vita migliore. La serata è poi proseguita con la premiazione di Sua Ecc. Rev.ma Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della C.E.I. spesso protagonista di alcune nette prese di posizione su temi importanti e di forte attualità come famiglia e immigrazione con opinioni spesso in contrasto con quelle del potere istituzionale. Sono note le sue critiche verso la totale assenza di una politica sociale concreta che ridia forza alle famiglie composte da “madri padri e figli”, veri e propri “ospedali da campo” in grado di sostenere le difficoltà umane e di dare conforto a chi ne ha bisogno. A salire sul palco, successivamente, il generale Rosario Castello per ritirare il premio assegnato al Comandante Interregionale Carabinieri “OGADEN” Franco Mottola per una lunga e operosa carriera al servizio del nostro territorio volta a garantire la sicurezza delle nostre città attraverso una dura lotta alla criminalità organizzata.

È stato poi il turno dei tre bagnini, Mauro Garofoli, Asia Innocenti e Sergio Di Pilato, che nei giorni scorsi si sono resi protagonisti di due azioni di salvataggio sulla costa biscegliese. Durante il corso della serata, inoltre, il generale Pasquale Preziosa, già premiato in una delle scorse edizioni, ha consegnato il riconoscimento al generale Roberto Vittori per la sua intensa e brillante carriera come pilota dell’aereonautica militare e come astronauta e cosmonauta nell’ambito del progetto “Marco Polo”, che lo ha visto impegnato in numerose attività come ingegnere di bordo all’interno di una soyuz russa. Al generale Vittori è stata inoltre consegnata la tuta spaziale che l’astronauta indosserà durante la prossima missione spaziale. Il colonnello Maurizio Favia, comandante del gruppo di Barletta, ha poi ritirato il premio assegnato al Comandante regionale “Puglia” della Guardia di Finanza Giuseppe Vicanolo, lodato per la sua eccelsa carriera militare al servizio della legge e delle istituzioni repubblicane e per il suo lungo percorso professionale che lo ha portato a conseguire importanti risultati in particolar modo nel settore della polizia tributaria.

Nel campo della comunicazione e del giornalismo sono stati inoltre premiati Marco Tarquinio (direttore di Avvenire), per la sua intensa carriera giornalistica volta all’analisi lucida e costruttiva dei fenomeni sociali, senza mai trascurare la tradizionale cultura e fede cattolica, e Giuseppe De Tomaso, direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno e “vanto e compiacimento” della comunità pugliese grazie alla sua attività professionale sempre imparziale e trasparente in un ambiente che, secondo lo stesso premiato, pecca spesso di “protagonismo e sensazionalismo”. A salire sul palco anche il presidente regionale del “Movimento cristiano lavoratori” Franco Boccuni per ricevere il premio assegnato al presidente nazionale del Movimento, Carlo Costalli, per la dedizione e l’energia con cui ha svolto, e continua a svolgere, un delicato ruolo professionale nell’ambito del sociale.

Toccante, infine, il momento del “Premio alla memoria” dedicato al carabiniere biscegliese Carlo De Trizio, scomparso tragicamente nell’attentato di Nassiriyah nell’ambito della missione di pace “Antica Babilonia”. Forte si è fatto sentire l’abbraccio del pubblico nei confronti di una personalità che ha incarnato e rappresentato appieno quei valori etici e morali che il premio Mons. Pompeo Sarnelli si pone l’obiettivo di celebrare e che il giovane militare ha difeso a costo della vita. A ritirare il riconoscimento il fratello Gianni De Trizio che, visibilmente emozionato, ha ricordato la grande forza umana e professionale di Carlo e ha rinnovato la memoria di quella tragedia che la famiglia della vittima ha affrontato con grande dignità, anche grazie al supporto e al sostengo dell’Arma dei carabinieri.