Si è svolto nella calda serata di ieri il secondo e ultimo appuntamento dei “Venerdì letterari”, organizzati dallo Sporting Club Bisceglie in collaborazione col Lions Club e Libreria Marconi.
Dopo il primo appuntamento nel quale è stato presentato il libro “Il Meglio Sud” del giornalista Lino Patruno, è toccato a Marcello Veneziani, giornalista, scrittore e filosofo biscegliese, parlare della sua ultima pubblicazione: ”Un’ora d’aria. Sessanta racconti minuti ”.
Sessanta brevi racconti, leggibili in un minuto ciascuno, che permettono al lettore di staccarsi dalla realtà e di vivere un’esperienza surreale, un’ora di evasione dalla vita quotidiana.
A dialogare con l’autore la professoressa Ida Musci, che afferma: “È un libro diverso dal solito, un divertissement”.
In effetti, come spiega il giornalista: “Questo libretto è un passatempo, come quelli che si leggevano al cinema tra un tempo e l’altro. Ho iniziato a scrivere i raccontini per la radio della Rai, poi ho continuato per puro divertimento. Il librettino vuole essere leggero e dura esattamente un’ora per rispondere alla vita frenetica di oggi”.
Il ritorno, la famiglia, la situazione europea: questi e altri ancora i temi affrontati nel lungo dialogo con la professoressa Ida Musci e scaturiti non solo dai piccoli racconti di “Un’ora d’aria”, ma anche da alcune delle precedenti pubblicazioni dello scrittore, come “Ritorno al Sud” e “Anima e Corpo”.
Il ritorno, infatti, è il principio cardine del pensiero di Marcello Veneziani, interpretato sia come movimento di ricongiungimento verso la propria terra, la Puglia, diventata una pura e semplice location, ma anche perfezionamento dell’esistenza, viaggio curioso e tormentato verso l’origine della vita.
Origine, vita, famiglia. “La crisi che sta vivendo la famiglia – afferma Marcello Veneziani – è un motivo in più per difenderla. Si parla troppo spesso della famiglia in senso negativo, ma non si tiene conto delle proporzioni. A una famiglia in crisi, dove c’è violenza e paura, ne corrispondono cento dove vige l’amore. La famiglia resta l’architrave della società, ogni civiltà si è fondata su di essa: cristiana, precristiana… Il legame madre – figlio, genitori – figli o tra fratello e sorella è troppo forte”.
Il mondo di oggi, con le sue contraddizioni e le sue difficoltà, coi giovani costretti ad andar via per avere un futuro, la perdita di valori, la paura del diverso, l’isolamento causato dai piccoli schermi dei device sono alcuni dei temi che Veneziani tocca nelle sue ultime riflessioni, che chiudono l’appuntamento culturale.