Lo scrittore lombardo Alberto Pellai presenterà oggi, giovedì 14 marzo alle 18:30, il suo nuovo libro dal titolo “Il primo bacio” nel bookstore Mondadori nelle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie.
“Che sia atteso, rubato o dato per gioco, il primo bacio ha sempre un prima e un dopo, un mondo che era – da lasciarsi alle spalle – verso un mondo che sarà”, si legge in quarta di copertina.
Pellai, medico, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore, tratta un argomento molto importante che richiama l’attenzione di ragazzi e adulti. “È importante per tutti i genitori riuscire a parlare con i propri figli del primo bacio in quanto rappresenta un passaggio, seppur banale, molto importante”, spiega l’autore, “Agli adulti spetta il lavoro più duro: riuscire a far capire ai ragazzi il valore di questo piccolo gesto, ad attribuirgli un significato, a porsi domande importanti e soprattutto a capire ciò che provano davvero. È essenziale sapere che non esiste ‘l’età esatta’ per dare il primo bacio; non si è mai né in anticipo né i ritardo, basta semplicemente sentirsi pronti e preparati ad affrontare un’esperienza nuova che fa crescere e che segna una svolta nella vita di tutti i ragazzi. La cosa fondamentale però, è che genitori ed educatori non se ne stiano zitti, ma trovino il giusto modo di affrontare l’argomento in base alle rispettive età dei ragazzi”.
A moderare l’incontro sarà la giornalista Alessandra Benvenuto. Il lavoro socio-letterario fornisce suggerimenti sull’argomento, partendo dai valori più importanti fino ad arrivare al titolo del libro. “Lo scopo è quello di far percorrere ai nostri figli la strada giusta, che li rappresenti”, spiega Pellai, “Metodi per rompere il ghiaccio, per superare la vergogna, per parlare di amore e argomenti legati a quest’ultimo con la giusta disinvoltura. In particolar modo, per aiutare i nostri figli a confidarsi con noi, in modo tale da non lasciarli da soli e vivere insieme le mille emozioni legate al primo bacio attraverso quaranta narrazioni di storie diverse, dalle più belle alle più brutte, alle più imbarazzanti e alle più disinvolte, che restano ugualmente incise nel cuore”.