“Non può esserci turismo senza tutela, salvaguardia e valorizzazione del paesaggio. La Puglia deve guardare al settore turistico come ad uno dei pilastri portanti della sua economia. Ciò vale ancor di più per la nostra Bisceglie”. A parlare è Giuseppe “Pippo” Acquaviva, candidato per il Movimento 5 Stelle al Consiglio Regionale.
“Ci sono già nella normativa regionale strumenti molto utili in questo senso come il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR). Purtroppo, molti comuni pugliesi (e tra questi Bisceglie) – continua – non hanno adeguato i loro piani urbanistici generali al Piano Paesaggistico Regionale anche se esiste un esplicito obbligo normativo: la legge regionale n. 20 del 2009, all’articolo 2 comma 9, stabilisce infatti che i Comuni e le Province devono adeguare i propri piani urbanistici e territoriali alle previsioni del PPTR entro un anno dalla data della sua entrata in vigore che è avvenuta il 23 Marzo 2015. Entro quel termine inoltre la Regione è tenuta a provvedere al coordinamento e alla verifica di coerenza degli atti della programmazione e della pianificazione regionale con le previsioni del PPTR stesso”.
“Bisceglie non solo non ha un Piano Urbanistico Generale (PUG) – sottolinea Acquaviva – ma neanche il vecchio PRG (del 1977) è adeguato al PPTR. Dopo 14 anni di iter amministrativo, l’iter è iniziato il 3 gennaio 2006, abbiamo oggi solo una bozza di PUG. Mi chiedo: in tutto questo tempo, quanto è costato tutto questo lavoro alle casse del Comune?”
“Se verrò eletto al consiglio regionale della Puglia mi adopererò perché i Comuni inadempienti adeguino i loro strumenti urbanistici al Piano Paesaggistico. Con forme di sostegno tecnico-amministrativo da parte degli uffici regionali e con finanziamenti ad hoc – dichiara il candidato pentastellato – per retribuire professionisti esterni a supporto degli uffici tecnici comunali per le attività di adeguamento. Proporrò, con una modifica alla legge regionale n. 20 del 2009 che tali finanziamenti vincolati siano assegnati d’ufficio ai Comuni inadempienti, per togliere ogni alibi ai Sindaci, e proporrò che il Comune debba restituire tali finanziamenti alla Regione, con aggravio di una sanzione economica, qualora l’adeguamento dei piani urbanistici generali al Piano Paesaggistico non avvenga, per inerzia dell’Amministrazione, entro 5 anni dalla ricezione del contributo”.
“Questi finanziamenti rappresenteranno un investimento per difendere la bellezza della nostra terra, i colori delle nostre campagne, il fascino delle nostre costruzioni antiche, lo splendore delle nostre coste. Un investimento per poter risanare anche le ferite inferte al nostro paesaggio urbano in decenni di trasformazione caotica, indifferente all’estetica, a volte violenta, spesso mossa più da interessi particolari che dalla voglia di costruire un bene comune – conclude Pippo Acquaviva – più bello da lasciare ai futuri figli della nostra terra: il Paesaggio della nostra, cara, amata Puglia”.