“La Relazione del secondo semestre 2018 della DIA riconferma ciò che tutti sanno e che in pochi vogliono ammettere: l’intera Provincia Bat, Bisceglie compresa, è un territorio cuscinetto strategico per gli affari delle mafie pugliesi. Le conclusioni della Direzione investigativa antimafia a fine 2018 descrivono Bisceglie come piazza in cui sono presenti i referenti di due clan baresi di alto profilo”, è laconico il comunicato redatto da Enzo Amendolagine, consigliere comunale del Movimento 5 stelle circa la questione sicurezza in città.
“Bisceglie non si fa mancare nulla: spaccio di droga, estorsioni, caporalato, furti e rapine. Non lo diciamo noi, lo dice la DIA, lo dicono i fatti di cronaca. Negli ultimi mesi non sono mancate sparatorie a cielo aperto, continui roghi di rifiuti nell’agro e alle porte della città, rapine e furti”, scrive Amendolagine.
“Non c’è più da tentennare. Non si tratta di lasciarsi andare ad allarmismi strumentali. Il Movimento 5 Stelle di Bisceglie ha chiesto più volte che l’Amministrazione intraprendesse azioni concrete per fronteggiare quella che è di fatto una emergenza sicurezza e legalità”. E continua: “Abbiamo proposto l’istituzione dello sportello antiracket, della consulta della legalità e abbiamo promosso la convocazione, poi avvenuta, della Commissione speciale per la sicurezza urbana. Abbiamo portato la richiesta di maggior sicurezza della città al sottosegretario Sibilia, tramite il nostro Portavoce Amendolagine e i portavoce nazionali del territorio”.
“Abbiamo tentato di sollecitare una condivisione trasversale di azioni politico-istituzionali su questi temi, ma le nostre proposte e i nostri solleciti sembrano non aver sortito effetto”, sottolinea Amendolagine, “Per questo motivo, stanchi di un atteggiamento di grave sottovalutazione dei fenomeni di criminalità a Bisceglie da parte dell’Amministrazione, annunciamo che nel corso della prossima riunione della Commissione speciale sulla sicurezza urbana – che il Presidente Coppolecchia ha annunciato di voler convocare a breve – presenteremo una proposta di ordine del giorno, speriamo sostenuta unanimemente dai consiglieri sia di maggioranza sia di opposizione, che impegni il Presidente del Consiglio Comunale e l’Amministrazione alla convocazione di un Consiglio Comunale monotematico utile a discutere delle azioni da intraprendere per il potenziamento dei presidi di sicurezza e di legalità in città; un Consiglio Comunale che vorremmo aperto alle realtà del terzo settore, alle sigle sindacali, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, alle associazioni di categoria, ai parlamentari e ai consiglieri regionali del territorio”.
E in conclusione: “Fra le azioni da mettere subito in campo non possono più mancare, a nostro parere, un sistema diffuso di mappatura, controllo, monitoraggio e segnalazione delle situazioni di illegalità sul territorio, nonché iniziative diffuse e costanti di rigenerazione urbana e sociale”.