Continuano i movimenti tellurici nella maggioranza consiliare. Dopo l’uscita da Democratici-Popolari per Bisceglie e il passaggio all’opposizione della consigliera Giorgia Preziosa, anche Pierpaolo Pedone lascia il gruppo unico di maggioranza, si dichiara indipendente e approda in minoranza. “Una scelta obbligata” l’ha definita Pedone. Ecco la sua lettera integrale, giuntaci in redazione il 2 dicembre alle 8:39 (è bene precisarlo), in cui si rivolge direttamente anche al primo cittadino, Francesco Spina.

“Mai avrei voluto rendere nota la mia decisione di lasciare il gruppo unico consiliare di maggioranza Democratici Popolari per Bisceglie a mezzo comunicato stampa, anziché attraverso i canali ufficiali; ciò si è reso necessario a seguito dell’assoluto silenzio manifestato dal primo cittadino e dal collega capogruppo nei miei confronti riguardo le motivazioni che hanno determinato la “defenestrazione” dell’assessore Vittoria Sasso, a me legata da rapporti politici (entrambi proveniamo elettoralmente dalla lista “Noi Riformatori”) oltre che da notoria amicizia. Preciso, per dovere di cronaca, che l’ultimo mio contatto con gli organi istituzionali è avvenuto a mezzo sms inviatomi dal primo cittadino il 28.11.2015 alle ore 12:10”.

“La mia adesione al gruppo “Democratici Popolari per Bisceglie”, avvenuta circa un mese fa, poneva come unica imprescindibile condizione per la mia permanenza, la preventiva conoscenza e condivisione delle scelte amministrative e politiche da parte di tutti i sottoscrittori e ciò ovviamente ed in particolar modo nei momenti di criticità. Conseguenza imprescindibile dell’avverarsi di tale condizione è la mia decisone di lasciare “Democratici Popolari per Bisceglie” con conseguente mio posizionamento, quale indipendente, nei banchi dell’opposizione. Ciò si rende necessario anche al fine di difendere la minacciata “onorabilità”, “credibilità” e “buon operato amministrativo” dell’amica Vittoria. Non saranno certo le parole faziose del capogruppo a minare l’immagine di buon amministratore pubblico che l’amica Vittoria si è costruita con sacrificio in questi ultimi anni; la sua buona amministrazione viene riconosciuta, caro Sindaco, da tutti gli schieramenti politici (leggasi i comunicati dei vari partiti apparsi sui social network) e non solo da quelli indicati nella nota a firma dell’amico capogruppo”.

“Il riconoscimento pervenuto da parte delle associazione sportive, culturali, scolastiche nonché della gente comune, che hanno visto nell’operato di Vittoria Sasso amore per la propria Comunità, è ciò che in qualità di suo amico più mi lusinga”.

Caro Sindaco, amministrare è principalmente questo: dare alla gente la sensazione che l’Amministrazione c’è ed è presente; in questo Vittoria ha superato a pieni voti l’esame, a prescindere dalla Tua bocciatura”.

“Non compiere oggi questa mia scelta politica obbligata non significa tradirTi, Sindaco, ma significherebbe tradire tutti i cittadini che hanno manifestato in questi ultimi giorni il loro apprezzamento verso un modo ‘onesto e trasparente’ di amministrare, significherebbe, da ultimo, tradire la propria coscienza (per chi ne ha una!!!)”.

“Io, dai banchi dell’opposizione, porterò a termine il mio mandato, difendendo sempre una amministrazione “onesta e trasparente”, in futuro, avremo occasione di riparlarne, non appena ricomincerai a frequentare come Collega le aule del Tribunale e sempre che, nel frattempo, non riesca a trovare una “poltroncina” che possa garantirTi un qualsiasi futuro politico”.