“Ho letto e riletto il delirante comunicato di Spina e la sensazione è sempre la stessa: sdegno e vergogna”. Esordisce così Angelantonio Angarano, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook in cui replica al duro comunicato del sindaco (leggi qui).
“Ho sempre accettato la critica politica, anche quella pretestuosa e non costruttiva”, ha scritto il consigliere comunale. “Ho comprensione persino per le offese personali, perché mi sono sempre sentito lontano anni luce da un modo di fare politica tipico di chi non ha argomenti validi”. Spina aveva sostenuto che “secondo l’opinione unanime della città”, Angarano, al pari di Roberta Rigante, sia “sempre dalla parte delle calunnie e delle bugie e mai della verità, sempre dalla parte dell’ingiustizia sociale e mai a favore dei più deboli e di chi soffre”. “Riesco a tollerare”, ha risposto il capogruppo del Pd, “la strumentalizzazione e la manipolazione della realtà perché ho fiducia nella forza ‘risanatrice’ del tempo che ristabilisce la verità e sana i torti”.
Il consigliere comunale d’opposizione non transige però sulla definizione politica data dal primo cittadino alla sua storia politica: “Ma c’è una cosa di questo comunicato delirante che proprio non riesco a sopportare, che mi offende profondamente. È l’accostamento tra il mio modo di essere e la mia storia politica con la parola ‘fascismo’ e proprio nel ‘giorno della memoria’. È una frase che mi imbarazza per l’inadeguatezza di chi l’ha pronunciata, mi crea vergogna per la leggerezza e la superficialità di chi rappresenta un’intera comunità. È una frase che desta sdegno e preoccupazione perché sintomatica di un modo di fare politica che non rispetta i sentimenti più intimi ed umani ed offende chi per davvero odia la prevaricazione l’arroganza ed il metodo antidemocratico”, ha concluso Angarano, rivolgendosi direttamente al primo cittadino. “Ho solo una domanda per Spina: cosa ti irrita a tal punto da commettere ‘scivoloni’ del genere?”.