“Intendo comunicare la mia ferma volontà di candidarmi a sindaco della città fuori dai partiti e volendo rappresentare quella stragrande maggioranza di cittadini onesti che non si riconoscono nel modo di fare di chi ha amministrato finora questa città con arroganza e prepotenza“, questo il messaggio lanciato dal consigliere comunale di BisceglieSvolta Angelantonio Angarano nel corso di quella che è stata definita una conferenza stampa, nella serata di ieri, 28 febbraio, nella sala convegni in via Cristoforo Colombo.
“La nostra città è ferma, paralizzata dall’assenza di una visione innovativa e moderna. Così come sono fermi i cantieri. Così come le nostre aziende che sono sempre più in affanno. E la rete di inclusione sociale non è adeguatamente sostenuta e supportata“, ha dichiarato Angarano, “Bisceglie avrebbe bisogno di prospettive serie per il rilancio dell’occupazione e dell’economia, ma l’ex sindaco e suoi fedelissimi in questi anni erano impegnati a fare ben altro, impegnati a cambiare casacca per costruire carriere personali attraverso conversioni di massa e tesseramenti pilotati degni dei peggiori metodi della peggiore politica. A tutto questo”, aggiunge, “abbiamo deciso di dire ‘basta’ passando dalla denuncia a un’assunzione di responsabilità”.
“Con coerenza e serietà abbiamo svolto in questi cinque anni il ruolo di controllo che ci avevate affidato nel 2013. Abbiamo denunciato un modo di amministrare che ha portato la nostra città sul ciglio del baratro”, ha sottolineato il consigliere, già candidato sindaco alle scorse amministrative, “Dalla scriteriata gestione dei debiti fuori bilancio alla drammatica situazione dell’igiene e del decoro urbano. Per non parlare dell’emergenza sicurezza e legalità passando per la questione trasparenza offuscata da strane compromissioni di alcune situazione come quella della piscina comunale o sull’appalto degli autovelox”.
Nel corso del suo intervento Angarano ha parlato anche del suo ex partito, il Pd: “Ho sofferto nel vedere il partito che ho contribuito a fondare nel 2007 ridotto a una diligenza assaltata da un gruppo famelico privo di scrupoli. Ho sofferto nel vedere il palazzo comunale trasformato in un comitato elettorale. La casa di tutti che diventa centro di potere di uno solo. Ho sofferto, e tanto, quando a settembre, con la sceneggiata della decadenza pilotata l’ex sindaco ha abbandonato il comune per tentare la candidatura al Parlamento sfruttando questo escamotage per lasciare Palazzo san Domenico ai suoi fedelissimi”.
E in conclusione: “E’ giunto il tempo di dare risposte a una comunità in movimento, di dare vita a un tempo di incontro e non di scontro, per cui saremo a disposizione di quanti vorranno parlare di programmi per lo sviluppo della città, di quanti vogliono contribuire a creare una Bisceglie migliore per le future generazioni. Siamo e saremo un’altra cosa rispetto a chi, come l’ex sindaco, in questi anni ha mal governato questa città. Vogliamo applicare un nuovo modo di amministrare attraverso l’inclusione e la partecipazione“.
Spiace, però, non aver potuto rivolgere alcuna domanda, come in ogni conferenza stampa che si rispetti (ricordiamo che così era stata definita attraverso un comunicato stampa giunto alle redazioni nella mattinata di mercoledì 28 febbraio), al candidato sindaco Angarano. Avremmo voluto saperne di più circa alleanze, programmi, dialoghi aperti con altri consiglieri. Il nostro ruolo ieri sera è stato semplicemente quello di essere testimoni di una dichiarazione che il candidato poteva benissimo registrare e inviare a tutte le testate invitate. Negando ai giornalisti la possibilità di porre domande al candidato si è delegittimata la presenza stessa della stampa all’evento.