“Sentire parlare di ricatti e poltrone da chi in questi anni ha cambiato innumerevoli partiti e ha rivoltato le giunte come calzini fa quasi sorridere. Chi ancora una volta dimostra di interpretare la politica solo con rabbia e rancore, il primo rimpasto in giunta lo fece a pochi mesi dalla sua prima elezione, nel 2006″, non tarda ad arrivare la risposta del sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano alle dichiarazioni del consigliere comunale, già sindaco, Francesco Spina il quale aveva asserito che “l’amministrazione della svolta si è rivelata il più grande flop della storia amministrativa di Bisceglie. Incapacità, illegalità diffusa con gli affidamenti diretti diventati l’unica regola di aggiudicazione degli appalti ultra milionari e, ora, la lotta per una poltrona“, ha scritto Spina che aggiunge, “I cittadini biscegliesi, oggi, rimpiangono la chiarezza e le capacità decisionali delle precedenti amministrazioni. Quella stessa chiarezza che mi ha portato dal primo giorno successivo all’elezione di Angarano a dire che sarei stato coerente e leale forza di opposizione a questa amministrazione fino al termine del suo mandato. Il fallimento di Angarano sarà causato, invece, proprio dalla sua sudditanza ai tanti padroni che lo hanno voluto comodo sindaco a garanzia dei propri interessi”.
“Ancora una volta”, ha risposto Angarano, “assistiamo a interpretazioni faziose e tentativi di sollevare polemiche strumentali. Possiamo confrontarci su tutto, accettiamo le proposte e le critiche costruttive, ma non possiamo prendere lezioni da chi, in questi anni, ha caratterizzato la sua vita politica con scelte amministrative miopi e discutibili. Un’ultima considerazione”, conclude il sindaco, “non siamo più disposti a tollerare accuse totalmente infondate e offensive nei confronti del sindaco, della maggioranza e dell’intera macchina amministrativa”.
Ma giunge proprio in mattinata la contro-replica di Francesco Spina: “Dopo soli 8 mesi di amministrazione, Angarano manifesta la sua vera indole reazionaria. Le mancate risposte alle interpellanze delle minoranze, gli atti di revoca in violazione di legge e gli appalti ultramilionari senza gara sono stati semplici segnali della sua intolleranza alle regole e al controllo da parte delle opposizioni. I suoi nervi“, si legge nella nota di Spina, “sono messi a dura prova dalle recenti divisioni interne della sua maggioranza, lo portano ora a rivolgere minacce ingiustificate alla minoranza solo perché abbiamo affermato con coerenza di non voler entrare nel teatrino del gioco delle poltrone che è cominciato in questi giorni”. E aggiunge: “Invece di attaccare la minoranza e di metterla in caciara, Angarano faccia quello per il quale viene lautamente pagato (la promessa in campagna elettorale di riduzione dello stipendio è stata volgarmente elusa): risolva i problemi urgenti della città! Buche, degrado generale, igiene urbana allo sbando ecc, ecc… Bisceglie è in uno stato comatoso“, sostiene il consigliere comunale di minoranza, “e noi non abbasseremo la guardia: chi vuole zittire con minacce e ritorsioni di ogni genere la minoranza ha sbagliato indirizzo. Noi continueremo per la nostra strada senza chinare la testa nel rispetto delle regole e del nostro ruolo di opposizione“.