Il Pd di Bisceglie ribadisce il proprio ruolo d’opposizione nei confronti dell’amministrazione comunale rimanrcando “l’impegno collaborativo su questioni fondamentali dettato da senso di responsabilità, contrapposto ad una maggioranza evanescente che profonde il suo impegno nel tentativo di tesseramento al PD di Bisceglie”, a dirlo è il capogruppo dei democratici in consiglio comunale Angelantonio Angarano.

Nel suo intervento sui temi della tassazione locale il consigliere Angarano ha voluto ribadire quali sono le istanze e le battaglie portate avanti dal suo partito sul tema dei tributi locali. Per Angarano il tema della tassazione è sempre di stretta attualità “non solo per le notizie di cronaca giudiziaria che riguardano gli ex gestori della riscossione tornati ad essere tra gli aggiudicatari in città di un appalto contestato dal PD (caso Ce.r.in n.d.r.), ma soprattutto per gli aumenti insostenibili a fronte della diffusa percezione tra i cittadini di scarsa efficienza delle prestazioni e dei servizi”.

Il capogruppo Pd in consiglio comunale passa poi subito ad elencare le varie proposte portate all’attenzione della maggioranza sui temi della tassazione locale: “In questi anni abbiamo proposto l’aumento delle agevolazioni e delle riduzioni sulla Tari, rivolte a categorie sociali particolarmente svantaggiate e più duramente colpite dalla crisi o per favorire determinati comportamenti virtuosi (come le agevolazioni destinate a “contrastare” il triste fenomeno della ludopatia). Abbiamo “combattuto” per una modifica dell’addizionale Irpef comunale, che attualmente contempla un’unica aliquota (fissata, manco a dirlo, alla percentuale massima), chiedendo l’introduzione di una aliquota progressiva che aumenta con l’aumentare del reddito imponibile e con l’esenzione totale per i redditi al di sotto dei 10mila euro”. Un discorso a parte Angarano vuole farlo per le problematiche relative alle cartelle Tosap “prendiamo atto che c’è stata una cattiva gestione della situazione a causa di una insufficiente collaborazione tra il contribuente e pubblica amministrazione, per cui si sono trattate in maniera omogenea fattispecie molto diverse tra loro. Solo per fare un esempio, non si può mandare un avviso relativo ad anni in cui il marciapiede non era neanche stato ancora realizzato e “scaricare”, così, sul contribuente l’onere di chiedere l’annullamento. Siamo disponibili ad esaminare il regolamento comunale sulla Tosap per verificare eventuali modifiche, in termini, ad esempio, di allargamento delle aree di esenzione o di ampliamento delle riduzioni di tariffa per alcune categorie o zone”.

Nell’ottica di una “leale collaborazione tra amministrazione e contribuente” il consigliere Angarano chiede anche “di verificare se sia legittimo il doppio addebito delle spese per l’invio dell’accertamento Ici relativo agli anni 2010/11, sebbene la raccomandata sia unica”. Infine la questione Ici nella zona 167 “potrebbero esserci eventuali istanze di annullamento dell’accertamento ICI provenienti da famiglie che già dimoravano stabilmente in quegli anni nella zona 167, visto il beneficio dell’esenzione sulla “prima casa” in vigore all’epoca dei fatti. Suggeriamo di valutare le condizioni per un annullamento in autotutela, magari avvalendosi di quanto precisato dall’art. 8 del Dlgs 504/1992 che definisce ai fini ICI l’abitazione principale come quella nella quale il contribuente e i suoi familiari dimorano abitualmente e che è rilevante ai fini del beneficio l’impegno di voler trasferire la residenza, avendo fornito elementi sufficienti che possano dimostrare ciò e considerando anche le cause di forza maggiore che hanno impedito il tempestivo trasferimento della residenza”

In conclusione Angarano vuole ribadire il concetto espresso in apertura circa la collaborazione leale e nel rispetto dei ruoli tra amministrazione e forze d’opposizione “continuiamo ad illuderci che si possa sempre avviare un confronto serio nel rispetto dei ruoli assegnateci dagli elettori, e pur nella diversità di colore politico, sul terreno dei temi importanti per i cittadini attraverso un effettivo coinvolgimento del consiglio comunale”.