“Siamo alle solite. L’opposizione dimostra ancora una volta di essere assetata di poltrone e potere. Le uniche parole usate anche nel consiglio comunale di ieri, e a seguire sulla stampa, sono state ‘scioglimento’ e ‘dimissioni’. Mai ‘sviluppo’, ‘proposte’, ‘idee’. Ma d’altronde la strategia è stata chiara sin da quando in 6 hanno firmato il ricorso al Tar. Distruggere l’avversario con ogni mezzo, questo l’unico obiettivo. E ciò traspare anche in consiglio comunale, con la gara a fare foto, registrazioni e video per poi pubblicarli in tempo reale su Facebook, con l’obiettivo di screditare l’amministrazione, senza alcun rispetto per l’assise e per la Città. Ciò non fa altro che confermare una politica incapace di guardare oltre il proprio ego e le proprie ambizioni, in una logica distruttiva che non restituisce dignità alla politica vera né tiene in minima considerazione i bisogni dei Cittadini”. Il sindaco Angelantonio Angarano risponde duramente con queste parole ai consiglieri di opposizione che ieri, durante e dopo il consiglio comunale, hanno accusato l’amministrazione di incapacità, chiedendo a gran voce le dimissioni del primo cittadino. 

“Quello che in altre Città e in altre occasioni sarebbe una normale procedura di ritiro di alcuni punti per una revisione da parte degli uffici che li avevano istruiti per tempo, a Bisceglie viene strumentalmente dipinta come una situazione drammatica e diventa il pretesto per accuse gravi e infondate, offese, violenza verbale e toni aggressivi. Sottacendo che se quei punti si potranno tranquillamente riproporre emendati, senza alcuna conseguenza per l’Ente, è perché non c’erano scadenze impellenti che ne imponevano l’approvazione immediata, come avveniva invece in passato. Lo faremo nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, delle prerogative del consiglio comunale, dei dirigenti e degli apparati burocratici. Ma quel che è peggio è che, facendo l’ammuina, si mettono in correlazione situazioni che nulla c’entrano, come il rispetto delle sentenze di Tar e Consiglio di Stato, che invece, lo dicono i fatti, stiamo scrupolosamente osservando con la riadozione degli atti, per tornare ad assicurare la corretta operatività della macchina amministrativa che l’opposizione ha tentato irresponsabilmente ed egoisticamente di paralizzare, a scapito dei Cittadini. Forse è proprio questo che indispettisce i ricorrenti al Tar: stanno capendo che malgrado abbiano messo in giro la voce che il governo cittadino sarebbe caduto, ciò non avverrà, chiude Angarano.