“L’amministrazione Spina ha deliberato, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, la vendita della quota di maggioranza della Bisceglie Approdi e la dismissione completa della Farmacia Comunale allo scopo di far cassa (leggi qui)”.
Inizia così l’intervento del capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Angelantonio Angarano sulla vicenda delle società partecipate dal comune di Bisceglie. L’esponente del Pd, alla vigilia della nuova riunione della massima assise cittadina, ha stigmatizzato proprio le scelte prese dell’amministrazione comunale nell’ultima seduta in merito alla cessione di quote delle società partecipate: “La legge impone alle amministrazioni, sulla base di alcuni parametri, la razionalizzazione delle società partecipate ma certamente non le obbliga alla soppressione o alla cessione parziale al fine di creare entrate straordinarie”. Angarano ha poi proseguito il suo affondo dichiarando: “Sappiamo, e lo abbiamo denunciato da sempre, che questa amministrazione ha difficoltà a gestire una corretta e seria programmazione finanziaria, ma non pensavamo che fossimo arrivati al punto di vendere la partecipazioni di maggioranza della società che gestisce il porto turistico e la totalità della farmacia comunale non certo per realizzare risparmi ed economie, bensì per avere nuovi fondi a disposizione di non ben precisati interventi di investimento sul territorio”.
Il consigliere dell’opposizione ha poi ricostruito le vicende riguardanti l’acquisizione delle quote di Bisceglie Approdi: “Quando l’amministrazione, nel 2013, ha acquisito anche la quota minoritaria raggiungendo la quasi totalità delle partecipazioni della società Bisceglie Approdi, eravamo fermamente contrari sia per ragioni di opportunità economica-finanziaria sia per motivazioni di ordine gestionale. Credevamo fosse utile mantenere un socio privato di minoranza, in quanto si trattava di una società in costante perdita a causa dei costi fuori controllo, costretta, di lì a breve, a procedere ad una riduzione del capitale (praticamente dimezzato da circa 1,7 milioni di euro a circa 960mila euro) a causa delle perdite pregresse. Chiedevamo, inoltre, di scegliere un socio di minoranza con le competenze per proporre un vero piano strategico in un settore economico con evidenti specificità che non era mai veramente decollato nonostante la bellezza del nostro mare e la caratteristica del porto”. Proposte e osservazioni sollevate dal Pd, che a detta del capogruppo in consiglio comunale, non sono state ascoltate dalla maggioranza ma: “Il riordino legislativo in materia di partecipazioni pubbliche, ha indotto Bisceglie Approdi ad una riorganizzazione gestionale che ha ridotto di circa 200mila euro i costi annui (in gran parte spese per il personale) evitando, così, le ingenti perdite che avevano causato il dimezzamento del capitale; per questa opera di razionalizzazione si deve dare merito alla professionalità del presidente Soldani”.
“Oggi” insiste Angarano “anzichè continuare a spingere sulla razionalizzazione dei costi e provare a licenziare finalmente un piano industriale di rilancio per generare maggiori ricavi, l’amministrazione Spina pensa di vendere la quota di maggioranza. Nel momento in cui non sono più economicamente sostenibili ulteriori assunzioni di personale e neppure onerose acquisizioni di immobili non strategici all’attività di gestione, l’amministrazione Spina decide di cedere la maggioranza delle partecipazioni”.
Un discorso del tutto simile, secondo l’esponente Democratico, si può fare per la Farmacia Comunale: “da sempre siamo contrari alla cessione totale, denunciando il paradosso di una attività in costante perdita nonostante sia al servizio di un quartiere popoloso, a maggior ragione in questo momento in cui il patrimonio è seriamente depauperato a causa di tali perdite”. Per Angarano è importante capire perché e come: “la gestione pubblica della Farmacia Comunale impedisce il contenimento delle spese e genera perdite” al fine di poter: “proporre dei correttivi per la ottimizzazione dei costi”.
Le richieste del Capogruppo Pd in consiglio comunale sono quindi abbastanza chiare: “Chiediamo all’amministrazione di revocare il piano di vendita della Farmacia Comunale ed avviare una seria analisi della situazione, condivisa con la gestione attuale”. Per quanto concerne invece le strategie da attuare per la Bisceglie Approdi Angarano chiede all’amministrazione: “di proseguire in continuità sul piano delle razionalizzazioni dei costi e, soprattutto, un ripensamento sulla cessione della quota di maggioranza: si potrebbe pensare di vendere solo una quota di minoranza badando non certo all’obiettivo di far cassa per generare entrate straordinarie, bensì con lo scopo di ricercare soci privati di minoranza in possesso di adeguato know-how e competenze necessarie per contribuire a disegnare un piano industriale-strategico all’altezza delle potenzialità turistiche, culturali, occupazionali ed economiche del nostro porto”.