Il nostro nosocomio, come ormai tutti sanno, è stato – ed è tuttora – riferimento del territorio provinciale (ed anche extra-provinciale) per la pandemia Covid-19, grazie all’operato encomiabile di medici, infermieri ed operatori sanitari che stanno lavorando con dedizione e professionalità”. Con queste parole esordisce in una nota il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, riprendendo il discorso relativo alla situazione dell’ospedale cittadino già affrontata ieri dal vice sindaco Consiglio (leggi qui).

“Abbiamo sempre sostenuto che il ‘Vittorio Emanuele II’ avrebbe tutti i presupposti (con i suoi oltre 170 posti letto e le unità operative complesse, tra cui la terapia intensiva) per essere classificato come ospedale di primo livello. Domenica, durante un programma televisivo, esponevo tale tesi insieme al senso di gratitudine per il personale. Certo, l’emergenza è ancora in corso, ma i casi positivi in Puglia sono in decrescita ed è quantomeno singolare che l’ospedale di Bisceglie possa essere penalizzato con la sottrazione di quattro dirigenti medici”.

Sarebbe stato più opportuno”, aggiunge il primo cittadino, “sapere per quanto ancora l’ospedale ‘Vittorio Emanuele II’ di Bisceglie sia destinato a rimanere Covid hospital di riferimento per la Bat e capire le tappe necessarie a riprendere l’attività ordinaria sospesa da oltre due mesi allorquando, nel giro di 10 giorni, si è compiuto un vero e proprio capolavoro amministrativo, organizzativo e sanitario per riconvertirlo a fronte dell’emergenza Covid”.

Abbiamo chiesto un incontro nelle sedi istituzionali per discutere di livelli essenziali di assistenza dell’ampio bacino di utenza servito dall’ospedale di Bisceglie, che va ben oltre i confini comunali”, puntualizza il Sindaco Angarano. “Con rispetto dei ruoli e con fermezza affronteremo la questione, dimostrando leale collaborazione, come sempre abbiamo fatto finora in tema di sanità, scongiurando il rischio di chiusura del reparto di cardiologia o del punto nascite. L’appello a tutti è all’unità poiché su questi temi che riguardano la salute dei cittadini non è opportuno alimentare divisioni e posizioni faziose, a maggior ragione nel corso di una emergenza sanitaria”, conclude il primo cittadino di Bisceglie.