“Nel merito il bilancio non è stato toccato e tutta la vicenda nata dal ricorso delle opposizioni fa riferimento a vizi procedurali. Non prende in considerazione il merito o la sostanza del bilancio. Rispettiamo comunque la sentenza e abbiamo già contattato la prefettura per comunicare loro la volontà di riapprovare tuti gli atti nella maniera corretta”. Con queste parole il sindaco Angelantonio Angarano è intervenuto in conferenza stampa in merito alla sentenza del Tar che, accogliendo il ricorso presentato dai consiglieri comunali di opposizione, ha di fatto annullato la delibera con cui era stato approvato il bilancio di previsione 2019-2021. “L’esito di questa vicenda sarà abbastanza scontato”, ha proseguito il sindaco. “Non solo riadotteremo il bilancio, dando a tutti il tempo di leggere la documentazione, ma probabilmente ricorreremo al Consiglio di Stato per accertare la correttezza del nostro operato. Come risposta a tutti coloro che, per ambizione personale e voglia di occupare poltrone, stanno tentando con una pervicacia mai vista prima di bloccare l’operato dell’amministrazione comunale, comunichiamo che noi andiamo avanti come ci è stato chiesto dai cittadini con il voto popolare, a cui ricordo loro di adeguarsi”.
Il sindaco ha quindi spiegato quali saranno le conseguenze politiche ed economiche della sentenza del Tar: “Il tentativo è quello di promuovere la tesi che tutto questo produrrà lo scioglimento del consiglio comunale di Bisceglie, ma a questa favola siamo abituati ormai da mesi. La verità è che nei prossimi giorni l’attività amministrativa del Comune sarà rallentata. Oltre all’utilizzo del denaro pubblico in maniera non efficiente, dal momento che siamo stati costretti a nominare un avvocato e saremo costretti a nuovi consigli comunali, con relativi gettoni per i consiglieri, per riadottare gli atti. Con l’attività amministrativa rallentata non potremo probabilmente dare il contributo agli indigenti con l’ultima variazione di bilancio e saremo costretti a tagliare i fondi per le manifestazioni del Natale. Quindi è evidente che tutto questo ricade non soltanto sull’amministrazione, quanto sui cittadini. Andassero a spiegarlo ai commercianti, ai cittadini indigenti, a quelli che utilizzano il trasporto locale, a coloro che richiedono il fitto che aspettavano la premialità aggiuntiva”.
Il primo cittadino è infine tornato sulla vicenda della conferenza stampa delle opposizioni che si è tenuta ieri sera all’esterno di Palazzo San Domenico. I consiglieri di minoranza avevano infatti accusato il sindaco di aver chiuso i cancelli del Comune per impedire lo svolgimento della conferenza stampa che era stata convocata nella rinnovata sala consiliare. “Questo Comune non ha più padroni”, ha affermato il sindaco. “Essendo la casa di tutti, chi vuole utilizzarla deve rispettare le regole e chiedere il permesso. Non si può annunciare alla stampa il luogo della conferenza prima ancora di aver chiesto la disponibilità. Ai consiglieri d’opposizione era stata comunicata in mattinata, subito dopo aver ricevuto la richiesta, l’indisponibilità del Comune, che il mercoledì è chiuso, e di altri contenitori come Palazzo Tupputi e il Castello, già impegnati da tempo per altre manifestazioni”.