Il Sindaco Spina risponde alle polemiche mosse dall’opposizione cittadina in merito ai requisiti di partecipazione per i bandi per la concessione delle spiagge pubbliche. Lo scorso 26 luglio il consigliere Dc Gianni Casella era intervenuto via facebook chiedendo all’amministrazione come mai, a suo dire, la partecipazione ai bandi fosse limitata solo a imprenditori del settore turistico e ricettivo (leggi qui). Il chiarimento sull’art.4 del bando è stato rilasciato dal dirigente della ripartizione ambiente, demanio e patrimonio, e questo è quanto specificato: “Per categoria di attività turistico-ricreativa si intende quella individuata dal codice attività “Ateco 2007 – Settore economico turismo – attività di servizi di alloggio e ristorazione di cui ai codici dai numeri 55 a 56 e relative sottoattività”. Per Spina quindi non ci sono dubbi sul fatto che: “Gli atti di gara prevedevano in modo formale quanto precisato oggi dai nostri uffici. Tuttavia, l’interpretazione autentica invocata opportunamente da alcune forze di minoranza e da alcuni cittadini ha richiesto una ulteriore precisazione immediatamente pubblicata”. Il sindaco prosegue il suo intervento sottolineando come: “Gli avvisi pubblici in pubblicazione rappresentano una svolta epocale per la nostra comunità e sono il presupposto per nuovi servizi, per un maggiore sviluppo e per nuovi posti di lavoro”. Spina conclude replicando anche alle critiche circa il presunto ritardo della pubblicazione dei bandi: “Qualche forza politica, questa volta inopportunamente, ha posto in rilievo come gli avvisi sarebbero dovuti partire all’inizio dell’estate e non nel mese di luglio. Forse si dimenticava, però, che se negli ultimi 100 anni nessuna amministrazione ha effettuato questo tipo di scelta gestionale e di valorizzazione del nostro mare è perché, evidentemente, le miriadi di autorizzazioni e le complessità procedurali sottese alla pianificazione delle coste non lo hanno consentito. Più che una stupidità, quindi, chi non ha applaudito, ma ha invece criticato, questa scelta amministrativa, ha semplicemente dimostrato una scarsa esperienza di governo e una altrettanto scarsa conoscenza amministrativa”.