“Per me è stato come guardando la Nazionale in tv: ho incitato la squadra, ho tifato, ho pregato perché le cose andassero diversamente. Ma ero semplicemente una spettatrice, non ero in campo. bene, adesso sono stanca di essere spettatrice della decadenza della città“. E’ l’ex assessore Vittoria Sasso a prendere per prima la parola alla conferenza di “BisceglieSvolta”, svoltasi in un bar cittadino, utilizzando un’attuale metafora calcistica per spiegare il perché della sua adesione al movimento di Angelantonio Angarano. “Qualcuno potrebbe contestare e dirmi ‘ma tu sei stata in campo! E’ vero”, spiega Vittoria Sasso, “ma le persone sono diverse in questo team, il leader è diverso, sa intercettare e armonizzare le migliori energie e c’è sinergia tra squadra e mister”.
Sulla sua revoca assessorile Sasso aggiunge: “Appena ho iniziato a oppormi alla logica dell’uomo solo al comando, sono stata esautorata all’istante, ma ancora oggi partecipo attivamente alle vittorie e alle sconfitte delle squadre della città. Per passione. Non per vincoli istituzionali”.
Presente all’incontro anche il coordinatore provinciale del Partito del Sud Ezio Spina: “Ai giovani che si affacciano al mondo degli scacchi, che è uno dei mondi che mi vedono impegnato, insegno innanzitutto il rispetto delle regole: in politica sono saltati gli schemi”, sottolinea Spina che aggiunge “Occorre dire ‘basta’ ai padroni”.
Netto anche l’intervento dell’ex vice segretario Pd Bisceglie Gianni Naglieri: “Con questo Pd, soprattutto col Pd pugliese, che ha perso di vista lo statuto, non voglio avere più nulla a che fare. La politica del futuro non può che ripartire dalla discontinuità: ci sono consiglieri comunali che svolgono tale ruolo da venti-venticinque anni: dov’è il rinnovamento? E poi oltre a chioschi e bar quali sono le nuove attività attivatesi negli ultimi anni in città?”, si chiede Naglieri.
Ultimo intervento, prima del saluto finale di Angarano, è stato quello pragmatico e appassionato di Natale Parisi: “Qui tra noi non ci sono tromboni politici, non ci sono quelli che hanno sfaldato la politica cittadina, non ci sono capi né capetti”, sostiene Parisi, “io non ho voltato le spalle agli amici d’un tempo, ho detto loro che avrei voluto strutturarmi politicamente per poter poi dare alla città un respiro regionale e nazionale e confluire nel Pd con fronte democratico. Ma è successo che è arrivato il patron dei padroni e ha deciso autonomamente col beneplacito di alcuni tesserati del Pd“. E sulla prossima campagna elettorale e sulle probabili alleanze: “Gli altri devono capire che occorre unire le forze, mettere insieme le nostre capacità e sostenere una persona che riesca a fare sintesi. Se non capiamo questo, qui stasera stiamo soltanto perdendo tempo”, evidenzia Parisi.
“Noi non vogliamo né abbiamo bisogno di venti liste. Ne bastano cinque o sei serie“, tiene a spiegare Parisi, “Chi ha amministrato la città, se smaniava dalla voglia di entrare nel Pd, avrebbe dovuto presentarsi dimissionario già due anni fa in consiglio comunale, avrebbe dovuto azzerare tutto e sedersi a un tavolo con esponenti del Pd a vari livelli per unire idee programmatiche. Qui si sarebbe vista la stoffa di un uomo politico capace. Se volete votarli di nuovo, siete ovviamente liberissimi di farlo. Ma non di lamentarvi subito dopo”.
In conclusione Angelantonio Angarano ha ringraziato i nuovi aderenti al movimento, dopo l’entrata di Roberta Rigante e Pierpaolo Pedone (presenti all’incontro), e ha aggiunto: “La politica delle chacchiere è finita, la politica delle celebrazioni è finita. Qui c’è gente che non ha paura di chiedere il voto nella prossima campagna elettorale, che ci mette la faccia, che vuole cambiare davvero la città. Da soli però non si va da nessuna parte, occorrono scelte condivise e unità. Che la politica torni a essere la casa del bene comune”.