È un Francesco Boccia decisamente all’attacco quello che è intervenuto ieri, ai microfoni di Amica9, sulla vicenda dell’iscrizione al Pd di Spina e dei suoi sostenitori. Il parlamentare biscegliese, presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, sull’ipotesi che il Comune di Bisceglie possa avere un sindaco Pd e un Pd all’opposizione, ha tagliato corto: “Fino a quando ci sarò io no, ci può giurare”.

Il deputato del Pd è netto: “Se chi ha detto a Spina che poteva iscriversi al Partito Democratico ci metterà la faccia ci confronteremo all’interno del Partito Democratico. Se è stata invece un’idea di Spina, invece, credo che l’unica strada vera che abbia sia chiedere scusa derubricando questa storia ad un infortunio politico”. “Il fatto che gente mai stata di sinistra, mai stata riformista, costringa altri ad iscriversi (vedremo quanta gente avrà il coraggio di metterci la faccia entrando in sezione per ritirare la tessera) penso allontani i cittadini dalla politica”.

Interrogato sulle allusioni fatte da Spina sulla Casa Divina Provvidenza (leggi qui), Boccia è stato tranchant: “In un momento delicato come questo per la Cdp io interpreto le sue parole come turbativa d’asta, che è un reato penale”. E su una presunta asse tra il parlamentare e Sergio Silvestris (Forza Italia) adombrata da Spina, Boccia è caustico: “Credo che Spina abbia dei problemi di equilibrio psicologico. Silvestris è un avversario politico così come lo era Amoruso, che mi pare aver raccolto le firme per sfiduciare Spina e ora invece sembra essere il suo primo sostenitore”.

Il tentativo di scalata al Pd di Spina ha anche scompaginato gli equilibri in Provincia. “Se fossi consigliere provinciale mi dimetterei immediatamente”, ha sottolineato il deputato e consigliere comunale biscegliese Boccia, “nella stessa maniera in cui, se fossi di centrodestra, mi vergognerei di sostenere uno che ha firmato contratti dicendo che avrebbe sostenuto il centrodestra. Questo si chiama trasformismo politico”.

Sugli sviluppi della vicenda il presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati non ha dubbi: “Se Spina vuole davvero iscriversi al Pd faccia quello che richiede il Pd: si dimetta dai suoi incarichi e tra due anni si iscriva al Pd. Questo prevede l’articolo 2 del nostro statuto, che disciplina l’onorabilità politica di chi entra nel Pd. Chi vuole, invece, iscriversi al Pd lo faccia liberamente. Può venire al circolo e se vuole farlo online, lo faccia con la propria carta di credito, magari non utilizzando un pc del Comune di Bisceglie perché penso che al Comune si debba lavorare per i cittadini e non per fare tessere”.