“Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm“, sono le parole usate dal Ministro per Affari regionali e per le Autonomie, Francesco Boccia, in videoconferenza stamane con i governatori, “Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle (solo in caso di allentamento delle misure). Se non avviene sono costretto a ricorrere all’impugnativa al Tar o alla Consulta”.
E aggiunge: “In base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate” da regione a regione sulle riaperture a rimarcare un principio netto: “contagi giù uguale più aperture e viceversa”.
In ogni regione, infatti, in seguito al Dpcm del 26 aprile scorso, si moltiplicano le iniziative autonome e le ordinanze in ogni regione.