Non si è fatta attendere la controreplica della segreteria biscegliese di Forza Italia alle dichiarazioni del consigliere comunale Enzo Di Pierro sulla vicenda Casa della Divina Provvidenza. Nella giornata di ieri il consigliere di maggioranza aveva risposto al commento della sezione biscegliese di Forza Italia circa il secco “no” di Emiliano all’acquisizione pubblica della Cdp. In pratica gli esponenti del partito azzurro avevano sostenuto che fosse stata bocciata la proposta del sindaco Spina di impegnare la Regione a comprare la Cdp. Di Pierro, di contro, aveva replicato sostenendo che i consiglieri regionali capeggiati da Silvestris fossero gli assoluti responsabili politici del disastro della Casa della Divina Provvidenza (leggi qui).
“Attendevamo con grande curiosità di sapere chi sarebbe stato il ventriloquo designato dal Sindaco Spina a rispondere alla nostra nota. Puntuale e preciso, è arrivato il comunicato di Enzo Di Pierro, al quale rivolgiamo sentiti complimenti per l’italiano forbito e la perfetta grammatica con cui ha scritto, ovviamente di suo pugno, le sue ‘riflessioni’”, si legge nella controreplica di Forza Italia di questa mattina. “In realtà, Di Pierro soffre anche di amnesia. Non ricorda, infatti, che gli ultimi reparti per acuti e riabilitazione (cardiologia, pneumologia, utic) furono assegnati alla Casa Divina Provvidenza con il riordino approvato nel 2004, quando il nostro concittadino On. Sergio Silvestris era presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia. Dimentica anche quando furono assegnate alla CDP due RSA e l’hospice oncologico, e dimentica quando furono effettuati gli ultimi adeguamenti delle rette di degenza (sempre il 2004) che da 11 anni rimangono invariate. Non ricorda nemmeno, Di Pierro, chi fu il proponente della Legge regionale che attribuì agli Istituti Don Uva gli accreditamenti provvisori, come per le strutture pubbliche, impedendone una chiusura coatta; e dimentica chi, nella legge regionale di assestamento di bilancio del 2005, propose e ottenne l’estrapolazione dei posti letto assegnati alla CDP dai tetti assegnati a ciascuna ASL”.
Poi nella nota inviata dall’ufficio stampa di Forza Italia Bisceglie si legge un chiaro invito al consigliere Di Pierro: “Lo invitiamo a fare i nomi dei responsabili politici degli sprechi e degli appalti che hanno dilapidato il patrimonio della CDP: forse potremmo scoprire tante cose interessanti.”
Non è neanche mancato un accenno al passato di Di Pierro al fianco dell’on. Silvestris: “Eppure in quegli anni, Di Pierro apprezzava e sosteneva l’operato di Silvestris a difesa della Casa della Divina Provvidenza, sostenendo la sua rielezione al Consiglio regionale e manifestando pubblici apprezzamenti per l’azione svolta dal nostro concittadino a difesa delle Opere Don Uva. Tutto è cambiato, però, nel 2013, quando Di Pierro, pur essendo Assessore uscente, non è stato rieletto al Consiglio comunale, ma è stato “ripescato” grazie alle dimissioni di chi andò in Giunta. Non fu più nominato Assessore, e per cercare di riottenere una poltrona, ha cambiato partito e schieramento passando prima con Noi riformatori (2013), NCD-UDC (2014), Lista Emiliano (2015) ottenendo anche grandi successi elettorali, come quello delle europee 2014 (quartultimo della lista) e perdendo il posto di Consigliere provinciale, dove il candidato presidente Francesco Spina non lo inserì neppure nella lista. A questo punto auguriamo a Di Pierro di continuare a scrivere, certamente di suo pugno, altre “riflessioni”, come quelle relative alle nuove poltrone che ha ottenuto nei Consigli di Amministrazione della STP e del GAL, dove siede grazie alla sua coerenza politica e alle sue capacità di Amministratore pubblico”.
Infine il lungo comunicato si conclude con un nuovo appello al senso di responsabilità sulla vicenda della Casa della Divina Provvidenza: “Inutilmente ieri abbiamo chiesto a tutte le forze politiche e istituzionali di recuperare senso di responsabilità e smetterla con le inutili strumentalizzazioni, come quelle di chi aveva promesso che la Regione avrebbe acquistato la Casa della Divina Provvidenza. Tutta la città può finalmente prendere atto, leggendo le “riflessioni” scritte certamente di suo pugno da Di Pierro, che questo appello è caduto nel vuoto, comprendendo chi sono quelli che strumentalizzano per tornaconto politico questa difficile vicenda. Per nostro conto continueremo solo a difendere i lavoratori e l’opera Don Uva, come sempre abbiamo fatto”.