“Quali iniziative si intende intraprendere per definire le problematiche pendenti con riferimento, in particolar modo, all’Istituto Ortofrenico (definizione dei setting assistenziali e determinazione delle relative tariffe) e per consentire un ipotetico percorso di riconversione della Casa Divina Provvidenza”. A chiederlo è Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, che oggi ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta all’assessore regionale alle politiche della salute, ovvero il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Mennea nella sua interrogazione ha chiesto inoltre “se si intende valutare la possibilità che, nell’ambito delle attività poste in essere dall’Amministrazione Straordinaria, le attività assistenziali svolte dall’Opera Don Uva possano essere condotte direttamente dal servizio sanitario regionale (tramite la competente ASL BT) attraverso il ‘subentro’ nel patrimonio immobiliare sanitario della Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza, anche al fine di utilizzare le strutture ospedaliere per una migliore razionalizzazione dell’offerta sanitaria, complessivamente intesa, nel territorio provinciale di appartenenza e per consentire una ottimizzazione dei costi generali dell’azienda sanitaria locale.
“L’azione dell’Amministrazione Straordinaria avrebbe portato nei mesi successivi a dei risultati positivi sulla gestione caratteristica che, tuttavia, difficilmente potranno portare al completo risanamento, anche a fronte dell’enorme debito (circa 500 milioni accumulato in questi anni)”, si legge nelle premesse dell’interrogazione di Ruggiero Mennea. “Ancora una volta pare a serio rischio un fondamentale presidio di assistenza sanitaria in Puglia e, con esso, centinaia di posti lavoro. In questo contesto e per le stesse finalità previste dalla procedura di Amministrazione Straordinaria, pare verosimile ipotizzare che il programma commissariale debba contemplare la cessione del complesso aziendale o di suoi singoli rami. Presumibilmente nel mese di settembre 2015, il Ministero dell’economia e delle finanze dovrà validare e autorizzare il piano di cessione dell’intero complesso aziendale sanitario, del quale si conosce poco sulle prospettive di continuità dei lavoratori attualmente in organico e sulla ristrutturazione aziendale ipotizzata”. Di qui l’interrogazione di Mennea che va nella direzione della gestione pubblica della Casa Divina Provvidenza, tesi peraltro sostenuta già da tempo dal consigliere regionale del Partito Democratico, che già nel luglio 2014 aveva presentato un’interrogazione incentrata su questi temi.
Intanto domani, venerdì 4 settembre, alle ore 17.30 all’auditorium Santa Croce, si terrà l’incontro promosso del Sindaco Spina sulla Cdp, cui il primo cittadino ha invitato i parlamentari del territorio, l’assessore regionale Santorsola, i consiglieri regionali della Bat, il commissario straordinario Cozzoli e i sindacati, “per un inderogabile confronto sulla situazione della Casa della Divina Provvidenza e per definire possibili iniziative per la tutela dei lavoratori”, spiega Francesco Spina.