Tariffe Tari calcolate esattamente in base alla produzione di spazzatura per ciascuna famiglia, grazie all’aiuto della tecnologia: è l’obiettivo della petizione lanciata nei giorni scorsi dal comitato Cittadini a 5 Stelle in Movimento a Bisceglie sui propri canali social, in attesa di incontrare i cittadini domenica 17 luglio in Piazza San Francesco, dalle 17 alle 20.30.

Gli attivisti propongono, nello specifico, l’introduzione della cosiddetta tariffazione puntuale, cioè il calcolo della quantità di spazzatura prodotta da ogni singola famiglia attraverso l’utilizzo di strumenti ad hoc che porterebbe, a loro dire, una serie di vantaggi economici e pratici, a partire dalla riduzione stessa della Tari: “Con la tariffa puntuale – spiegano – viene contabilizzata la produzione effettiva di rifiuti da parte del singolo utente che quindi paga in base a quanti rifiuti produce: i comuni che hanno adottato la tariffa puntuale sono punti di riferimento per buone pratiche in cui i cittadini hanno realizzato un risparmio in costi del servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti”.

“Al contrario di quanto dichiarato pubblicamente sui manifesti e davanti ai microfoni – proseguono i Cittadini a 5 stelle nel comunicato di presentazione della petizione – l’amministrazione di Spina invece applica le tariffe più alte rispetto ai comuni limitrofi, sia per la utenze domestiche che per quelle non domestiche: a titolo di esempio nella città di Barletta, dove la raccolta porta a porta è attiva da due anni, la città è più pulita e dove la raccolta differenziata è al 73%, due occupanti in un immobile di 80 mq pagano per il 2016 287,59 euro di Tari; due occupanti nello stesso immobile di 80 mq a Bisceglie invece pagano 360,88 euro di Tari, ovvero oltre 73 euro in più solo per quest’anno”.

“I Cittadini a 5 Stelle – continuano – chiedono che contestualmente al nuovo contratto con la Camassambiente per il servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti venga adottata la tariffa puntuale al fine di evitare un ulteriore aumento dei costi dovuti ad un contratto più oneroso. Peraltro nel nuovo contratto di affidamento del servizio la Camassa ha previsto il servizio della tariffazione puntuale ma sta all’amministrazione comunale richiederne l’attivazione; e considerato che saremo tutti dotati della tecnologia necessaria per far funzionare la Tariffa Puntuale (75.000 transponder acquistati dal Comune) ci chiediamo perché pur avendo previsto questa tecnologia non dovremmo usarla così da far risparmiare tutti i biscegliesi sul costo dei rifiuti”.

Un esempio di lettura con transponder

Un esempio di lettura con transponder

“I chip con transponder – proseguono i pentastellati entrando nel dettaglio – infatti permettono di identificare e memorizzare i dati relativi a ciascun utenza grazie all’utilizzo di lettori a radiofrequenza che comunicano il codice-utente legato alla quantità di rifiuti conferiti e al numero di conferimenti effettuati. La tariffa puntuale è quindi una tariffa personalizzata calcolata in base al reale utilizzo del servizio di raccolta dei rifiuti secondo cui ogni utente paga in base a quanti rifiuti conferisce”.

Un esempio pratico proposto dal comitato è quello di Parma, città amministrata da un sindaco legato proprio al Movimento 5 Stelle, Federico Pizzarotti: “Grazie alla tariffa puntuale il Comune di Parma (120.000 abitanti) è stato riconosciuto come caso studio per best practice internazionale in quanto ha ridotto i costi sui rifiuti applicando una tariffa equa e aumentato la percentuale di raccolta differenziata. A Parma la Tari è più bassa del 50% rispetto a Bisceglie, un risparmio permesso dall’applicazione della tariffa puntuale”.

Concludendo, i Cittadini a 5 Stelle parlano delle difficoltà di smaltimento dei rifiuti, con riferimento agli impianti di bio-stabilizzazione di Foggia: “Per garantire il trattamento dei rifiuti della provincia foggiana accettano solo la metà dei rifiuti indifferenziati prodotti nella Bat – sostengono – intanto i rifiuti dell Bat vengono trasportati fino a Padova con ulteriore aggravio dei costi: per i nostri comuni si tratta di una situazione di pre-emergenza a cui nessun amministratore dà risposteproposte. Per risolvere il problema è urgente e necessario eliminarne le cause: quindi dobbiamo ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti e puntare alla strategia Rifiuti Zero“.

 

Fonte foto in evidenza e all’interno dell’articolo: Cittadini a 5 Stelle in Movimento a Bisceglie