È cominciato alle 9:30 nell’aula del Senato l’esame del caso Azzollini. L’Assemblea dei senatori dovrà pronunciarsi sulla proposta della Giunta per le Immunità di Palazzo Madama di dire “sì” agli arresti domiciliari per il senatore di Ncd Antonio Azzollini accusato di vari reati, tra cui la bancarotta fraudolenta e l’associazione a delinquere, nell’ambito dell’inchiesta sul crac della Casa Divina Provvidenza. Il presidente della Giunta Dario Stefano in apertura di seduta ha integrato la sua relazione.

L’assemblea è chiamata a pronunciarsi sul parere espresso a maggioranza l’8 luglio scorso dalla Giunta, favorevole ad autorizzare la richiesta avanzata dal Gip, non avendo ravvisato fumus persecutionis. Votarono a favAmoruso_SLIDEore dell’arresto in 13 (8 Pd, più 4 del Movimento 5 Stelle e l’esponente della Lega) mentre i contrari sono stati 7 (2 di Forza Italia, più 3 di Ncd, Ferrara di Gal e Buemi del Psi).

Dopo il dibattito in aula si procederà al voto segreto. L’indicazione del capogruppo del Pd, Luigi Zanda, che ha invitato i senatori Dem a votare secondo coscienza, potrebbe risultare decisiva e far propendere l’aula verso il “no” all’arresto. Ha già dichiarato il proprio voto contrario il senatore biscegliese Francesco Amoruso (Fi): “Ritengo le misure cautelari eccessive rispetto ai reati, nel caso specifico, e in generale ci sono le guarentigie proprio perché il potere giudiziario non sovrasti quello legislativo. A fine mandato si vedrà. L’inchiesta può andare avanti e poi Azzollini si è dimesso, non vedo come possa influenzare la gestione dell’ente, che è anche commissariato”.

IL SENATO HA DETTO “NO” ALLA RICHIESTA DI ARRESTO DI AZZOLLINI, LEGGI QUI.