Continua il botta e risposta tra il Presidente del consiglio comunale Franco Napoletano e l’onorevole Francesco Boccia. Alla notizia della condanna comminata a Napoletano per “espressioni lesive dell’onore e della reputazione” apparse su alcuni manifesti nel 2014 (leggi qui), il Presidente del consiglio comunale aveva replicato annunciando la sua volontà di impugnare il decreto di condanna considerato “sorprendente” (leggi qui).
Questa l’ulteriore replica da parte dello staff di Francesco Boccia: “riscontriamo la disinformazione dell’avvocato Franco Napoletano che, come spesso accaduto in passato, asserisce fatti inesatti. Comportamento che poi determina inevitabilmente, nei casi più gravi, la violazione delle norme e le conseguenze giudiziarie”.
“Napoletano”, prosegue il deputato Pd, “sostiene che Francesco Boccia abbia querelato solo lui per vicende che definisce ‘locali’ e non L’Espresso. L’affermazione è totalmente falsa. Il settimanale L’Espresso è stato citato in giudizio con richiesta di risarcimento, nonostante le scuse pubbliche dello stesso editore avvenute in due momenti diversi, sempre nello stesso anno, il 2014. Per il direttore di quel periodo, Bruno Manfellotto e per il giornalista autore dell’articolo, Emiliano Fittipaldi, c’è invece la richiesta di rinvio a giudizio della procura di Roma”.