Approvato all’unanimità dal consiglio comunale un ordine del giorno contenente “Misure urgenti a tutela della sicurezza dei cittadini”. Nel corso della seduta di ieri, venerdì 29 dicembre, la massima assise cittadina ha trovato la sintesi tra le due proposte di deliberazione presentate prima dalla minoranza (già lo scorso 13 dicembre) e poi dalla maggioranza in apertura del dibattito.

In definitiva il testo approvato prevede di: “estendere il controllo a distanza del territorio con particolare riguardo alla zona artigianale e alle zone periferiche mediante il potenziamento del sistema pubblico di videosorveglianza favorendo altresì l’estensione degli impianti privati con sgravi Tari. Completare il passaggio alle luci a led per gli impianti di illuminazione pubblica della città, potenziare pattugliamento e presidio fisico del territorio sia con il potenziamento dei vigili urbani operativi, sia mediante il coinvolgimento di guardie volontari, associazioni d’arma o imprese di vigilanza. Prevenire situazioni di incuria, degrado, abusivismo o pregiudizio del decoro o della vivibilità urbana.  Integrare interventi di recupero e riqualificazione del territorio con quelli di contrasto alla marginalità ed esclusione sociale. Rafforzare i rapporti con Prefetto e Forze dell’ordine per ogni possibile azione di prevenzione e repressione dei reati”.

I lavori si sono aperti con un intervento del vicesindaco Vittorio Fata che ha letto la proposta della maggioranza. Il testo presentato dal sindaco facente funzioni ha mostrato subito una certa convergenza con quanto proposto dall’opposizione.  

Il consigliere di minoranza Gianni Casella è subito intervenuto per esprimere il suo disappunto circa il “modus operandi di questo consiglio”. Casella ha polemizzato duramente circa la mancata presenza del numero legale in prima convocazione: “Non si può rinviare un consiglio comunale perché bisognava presenziare alla manifestazione di presentazione di un libro. Noi ci siamo preoccupati un mese fa per richiedere la convocazione di un consiglio comunale per discutere della problematica della sicurezza del paese attraverso proposte, l’abbiamo fatto noi della minoranza e non chi amministra. Mentre voi stavate presenziando alle manifestazioni di presentazione dei libri, un gentiluomo si è masturbato di fronte a una nostra concittadina in zona Pantano, altre case sono state svaligiate”. Casella ha poi subito contestato un passaggio in particolare del testo della maggioranza: “Noi dell’opposizione non possiamo votare una dicitura che dice ‘si rinnova l’impegno politico e programmatico’ sul tema in oggetto. Noi non abbiamo mai condiviso il vostro programma, questa è una proposta che taglia di fatto il ponte che si era cercato di costruire”.

A replicare all’esponente DC è stato il vicesindaco Fata: “L’ordine del giorno sulla sicurezza che abbiamo approntato riflette lo stato dei fatti. Abbiamo inserito anche quello che abbiamo già fatto e che abbiamo in programma per la città. Oltre alle 23 già presenti saranno installate altre 27 telecamere. In questi giorni abbiamo già incrementato la sorveglianza su via Aldo Moro, c’è stata pure l’installazione di due nuove telecamere, una proprio sulla via pedonale cittadina e l’altra nel nuovo parcheggio della stazione ferroviaria”. Fata ha anche voluto replicare alle polemiche sullo svolgimento in seconda convocazione del consiglio comunale: “C’è stato un lieve slittamento dovuto a delle novità sul regolamento edilizio, c’è un deliberato regionale importante ancora non pubblicato ma che abbiamo ottenuto in maniera ufficiosa. Ieri abbiamo colto l’occasione per dare un riconoscimento a Marcello Veneziani, se l’associazione Borgo Antico ci avesse avvisato per tempo di questo incontro ci saremmo anche organizzati diversamente”.  

E’ stata poi la volta dell’esponente di BisceglieSvolta, Angelantonio Angarano che ha bollato come una “provocazione inutile” il passaggio del testo sul rinnovamento dell’impegno politico e programmatico: “Questo elemento non va certo verso la volontà di fare un ordine del giorno insieme”. Angarano ha poi sottolineato come nella proposta della maggioranza: “si parla sempre e comunque di repressione dei fenomeni criminosi ma non si parla della prevenzione, delle cause che possono portare a delinquere. Non si parla di abusivismo o di ludopatia ad esempio. Problemi affrontati in tantissimi comuni di Italia ma non a Bisceglie. Non ho mai sentito nessun assessore ai servizi sociali presentare un piano contro la ludopatia. Inoltre cosa si fa per l’integrazione dei migranti? Vi siete accorti che non esiste più uno sportello migranti a Bisceglie? Era uno strumento per gestire quella che è un’emergenza costante. Sapete quanti sono? Cosa fanno? Li riusciamo a tenere sott’occhio? Che fine hanno fatto i 500 euro a migrante ricevuti dal comune? Migranti non è uguale a criminali, è chiaro ma dobbiamo far si che nessuno di loro si trovi nella condizione di avvicinarsi a possibili condotte illegali”.

La minoranza ha quindi proposto di cassare la dicitura “rinnovare l’impegno politico programmatico” dal testo del deliberato, inoltre Casella ha proposto: “un eventuale accordo tra le parti in fase di bilancio per la predisposizione dei fondi “sicurezza e ambiente” e di quello per agevolare i cittadini nell’installazione di apparati di videosorveglianza. Vi chiedo anche di includere la possibilità di prevedere un pattugliamento dell’agro attraverso associazioni di vigilanza”. Le proposte sono state accolte nel nuovo testo della delibera comunale, approvata all’unanimità, anche se l’impegno richiesto da Casella per chiedere una discussione in fase di bilancio riguardo la possibilità di integrare i fondi proposti dalla minoranza non è stato formalizzato per iscritto ma la maggioranza ha dato la sua disponibilità.

Chiuso il capitolo sicurezza, è stato approvato all’unanimità il nuovo regolamento edilizio dopo alcune integrazioni effettuate grazie a segnalazioni giunte dai cittadini. Probabilmente ci sarà ancora un eventuale passaggio a gennaio per approvare definitivamente il nuovo regolamento. Tutti gli altri punti sono stati approvati rapidamente e senza dibattito.