Consiglio comunale ancora una volta incentrato su temi di natura prettamente tecnica quello svoltosi ieri, giovedì 27 settembre, nell’auditorium di Santa Croce. Nonostante la natura molto tecnica dei temi affrontati non è comunque mancato il dibattito politico e il confronto tra le forze politiche.

Il tema centrale della seduta è stato senz’altro quello dell’approvazione del bilancio consolidato 2017. Ad aprire il dibattito è stato l’esponente del Faro Franco Napoletano che ha subito evidenziato come nella documentazione data ai consiglieri non vi erano, “Agli atti il bilancio del Gal o di Bisceglie Approdi che sono necessari per fare una valutazione più obiettiva della veridicità del bilancio consolidato”. E’ stata poi la volta dell’ex sindaco Francesco Spina che ha rafforzato la posizione espressa da Napoletano: “Siamo senza i bilanci degli enti ad approvare il bilancio consolidato del Comune di Bisceglie. Io non sono in grado di prendere per ineccepibili i calcoli che oggi vengono prodotti. C’è l’impossibilità di confrontarsi su dati oggettivi”. Il Presidente del Consiglio comunale, Gianni Casella, ha quindi preso la parola per chiarire che, “I bilanci delle partecipate non sono allegati obbligatori alla proposta di delibera. I consiglieri possono comunque richiedere maggior documentazione per approfondire. I bilanci sono allegati e visionabili da qualsiasi consigliere comunale”. Il consigliere Alfonso Russo ha poi rimarcato come a suo dire questa amministrazione non stia di fatto segnando una rottura con il passato. Il portavoce del Movimento cinque stelle, Vincenzo Amendolagine, ha poi posto una serie di interrogativi circostanziati: “Vorrei sapere se esiste ancora l’Ato o dobbiamo parlare di Aro. La Stu in liquidazione… ma c’è un commissario? Abbiamo quote di partecipazione in questi enti, consorzi e società che sono ritenute irrilevanti, hanno dei costi finanziari? Perché la Bisceglie Approdi continua ad avere perdite? Sui crediti invece c’è stato un aumento di all’incrica 3 milioni e 600mila euro. Come mai c’è stato questo aumento? C’è un’incapacità di incassare tributi? Oppure abbiamo altri crediti che si sono aggiunti?”. Il consigliere Enrico Capurso ha poi ancora una volta ribadito la carenza della documentazione e la presenza di “Partecipazioni in società di cui non si sa più nulla”, il consigliere del Faro ha inoltre chiesto esplicitamente quale sia “La visione futura di questa amministrazione sul porto di Bisceglie”.  

A replicare a tutti gli interventi dell’opposizione è stato il sindaco Angelantonio Angarano: “Che cosa sia il periodo di consolidamento è scritto nelle relazioni, i documenti sono messi a disposizione per essere letti e studiati. I bilanci delle partecipate non sono obbligatori, possono essere richiesti e potevate farlo”, Angarano ha poi adombrato lo spettro dell’ostruzionismo da parte dell’opposizione, “Quello che mi fa pensare che questa opposizione sia distruttiva e in malafede è che il presidente del Gal Ponte Lama mi dice di non conoscere il bilancio che lui stesso ha approvato. Restituiamo forza e credibilità al consiglio comunale. Il dubbio che sia tutto frutto di ostruzionismo fine a sé stesso diventa sempre più palese a tutti”. Andando poi più nello specifico il sindaco ha parlato della Bisceglie Approdi dicendo che la società: “E’ in utile di 10mila euro e bisognerà decidere se  continuare a cedere le quote oppure no, e questo si può fare attraverso un procedimento condiviso”. Il primo cittadino ha poi sottolineato come quello in votazione sia “Un consuntivo, quello che è stato fatto e su cui nessuno della maggioranza ha potuto prendere decisioni o scelte. Non posso prendermi la responsabilità di avvallare quello che non ho fatto io in questi anni, posso solo prendermi la responsabilità di votare nei termini di legge questo bilancio. Normalizzare i rapporti non vuol dire comunque  essere in linea con il passato, restituire 855mila euro al piano sociale di zona non in continuità con il passato”. Angarano ha quindi concluso parlando della visione globale sul porto di Bisceglie: “La nostra idea è quella di mettere a sistema tutta l’area portuale”.

In risposta al sindaco ha subito preso la parola il consigliere di opposizione Francesco Spina che ha voluto precisare come non ha mai: “Parlato del bilancio Gal Ponte Lama, se l’ho fatto chiedo io scusa all’assemblea altrimenti mi deve chiedere scusa il sindaco. Invito il sindaco a leggere bene queste carte che ci sono giunte. Leggo anche diversi errori materiali nelle relazioni, forse l’amministrazione non se ne è accorta”.

Il dirigente della Ripartizione economica, Angelo Pedone, ha quindi risposto ad alcuni quesiti di natura tecnica spiegando anche che, “Il bilancio consolidato ha solo mera finalità conoscitiva”. Pedone ha anche chiarito che “Per il Piano Sociale di Zona le risorse sono state accantonate e non sono state impegnate per mancanza di atti preposti. Questo è avvenuto per circa 5 anni, venivano programmate in bilancio ma non impegnate”.

Nelle dichiarazioni di voto sul punto le opposizioni hanno tutte annunciato il loro voto contrario. “Noi ci lamentiamo per l’assenza di una visione programmatica”, ha spiegato Capurso per il Faro, “ci aspettavamo risposte ben sicure e sul futuro e non una presa d’atto delle cose che non funzionano. Quando abbiamo chiesto chiarimenti sulla Bisceglie Approdi lei ci ha risposto leggendo i documenti messi a disposizione dagli uffici, noi cerchiamo risposte più concrete da lei”.  Duro il monito lanciato da Spina:  “Io vorrei votare favorevolmente il mio bilancio consolidato, ma trovo una programmazione contraria a quella che il sindaco dice di voler fare, quindi cosa voto esattamente oggi? Non posso seguirvi su una via piena di contraddizioni come questa. Io non sarò presente al voto. Buona fortuna al consiglio comunale che si avventura in percorsi arditi e temerari come questo. In 12 anni di amministrazioni non abbiamo mai avuto problemi derivanti da questioni contabili, sulle delibere amministrative la legalità è importante”. Anche Amendolagine e Russo hanno espresso la loro volontà di voto contrario sottolineando, “L’approssimazione” dell’amministrazione comunale.

A sostenere la posizione della maggioranza è stato il consigliere Luigi Di Tullio che ha chiarito come “La Bisceglie Approdi è stata messa in vendita dall’amministrazione Spina perché obbligata dalla legge Madia. Al momento il bando di vendita è sospeso perché c’è stata una gara, il ricorrente è stato escluso, ha fatto ricorso al Tar che ha perso e probabilmente farà ricorso in Consiglio di Stato. Per fortuna il Comune di Bisceglie non ha partecipazioni così importanti da stravolgere il bilancio comunale. Noi non è che votiamo a favore per ragioni politiche ma perché è un atto dovuto”.

Il punto è stato quindi approvato con il voto compatto della maggioranza, il voto contrario dell’opposizione con Spina che ha lasciato l’aula, e l’astensione del Presidente del Consiglio Casella.

Di natura puramente tecnica il primo punto all’ordine del giorno, ovvero la modifica di una deliberazione del consiglio comunale, approvato con l’astensione della minoranza. Sulla comunicazione del prelevamento del fondo di riserva, come previsto dal regolamento, non c’è stato dibattito. Per quanto riguarda invece lo schema di convenzione per il servizio tesoreria comunale, le opposizioni hanno posto in rilievo diversi aspetti tecnici chiariti sempre dal dirigente Pedone e dal segretario Lazzaro. Anche questo punto è stato approvato con l’astensione della minoranza.