Oltre al tema dei rifiuti, che ha caratterizzato larga parte della discussione in aula, l’altro argomento rilevante del consiglio comunale del 23 marzo è stato il bilancio di previsione 2017-2019, approvato con i voti della maggioranza compatta (14 in tutto) e il voto favorevole di Cosmai della minoranza, il voto contrario dell’opposizione (Angarano, Rigante, Casella, Preziosa e Pedone, mentre Tonia Spina non ha preso parte alla votazione) e l’astensione del presidente del consiglio Napoletano.
“Ho approvato finora dodici bilanci e devo dire che questo è quello che mi fa stare più sereno, sul piano della tenuta e della stabilità”, ha esordito il sindaco, Francesco Spina. “Non si registrano debiti fuori bilancio per le manutenzioni. Abbiamo stanziato tre milioni per i servizi sociali e due milioni per la cultura, oltre agli investimenti per importanti interventi strutturali (per esempio la realizzazione della nuova palazzina dell’ospedale, il riutilizzo delle acque reflue, le rotonde e la viabilità, i lavori al campo sportivo Di Liddo e allo stadio Ventura). È in definitiva un bilancio solido, che peraltro vede la conferma delle tariffe”, ha concluso il primo cittadino, che non ha chiuso le porte agli emendamenti dell’opposizione (Tonia Spina e Casella, leggi qui).
“Emendamenti presentati anche lo scorso anno. Alcuni non necessitano di copertura finanziaria”, ha sostenuto Tonia Spina, che non ha risparmiato comunque critiche all’amministrazione per le “spese che ingessano il bilancio, come gli appalti venticinquennali”. L’esponente dei Conservatori e Riformisti ha poi esposto gli emendamenti presentati.
“Dopo 4 anni vorrei ringraziare l’amministrazione perché i miei emendamenti sono gli stessi, identici, che ho presentato per 4 anni”, ha dichiarato ironicamente Gianni Casella. “Il primo e il secondo anno sono stati rigettati per motivazioni politiche, il terzo perchè non c’era sintonia con le idee dell’amministrazione. Questa volta sindaco e giunta, anziché rigettarli, hanno dato l’opportunità di discuterne in consiglio. La copertura finanziaria si potrebbe trovare ridiscutendo i contratti venticinquennali e non affidando incarichi esterni”, ha aggiunto l’esponente della Democrazia Cristiana, esortando l’amministrazione a drenare risorse da quelli che ritiene sprechi per mettere in pratica le sue proposte.
“In passato abbiamo presentato un numero infinito di emendamenti che sono stati sempre bocciati”, ha detto Angelantonio Angarano. “Abbiamo sempre cercato di dare un contributo, senza votare contro pregiudizialmente. Ma senza risultati. Quest’anno che emendamenti avremmo dovuto presentare? Ascoltiamo come sempre la retorica delle grandi opere, in realtà non fatte bene (piscina comunale in stato pietoso, waterfront farraginoso, sala del castello svevo ristrutturata un anno fa si sta già scrostando). Questo è un bilancio che non dice nulla, fatto di numeri che non si possono cambiare e discutere, un bilancio, insomma, rigido e ingessato. Avremmo dovuto parlare dei problemi, ma non dal momento che tu non li riconosci”, ha aggiunto il capogruppo del Pd parlando direttamente al sindaco, “non occorre neanche trovare soluzioni. In questi anni è mancata visione complessiva della città”.
“Solo chi non fa non rischia di sbagliare”, ha risposto il sindaco Spina. “Se al castello c’è l’umidità, Palazzo Tupputi è un’opera venuta perfettamente. “Abbiamo aperto una miriade di cantieri, realizzato tantissime opere. Presto approveremo anche il primo bilancio sociale”, ha concluso il primo cittadino, disposto a recepire alcuni degli emendamenti di Tonia Spina a differenza di quelli di Gianni Casella.