È stato approvato con i voti della maggioranza compatta, due voti contrari (Francesco Boccia e Angelantonio Angarano) e un astenuto (Luigi Di Tullio) il bilancio di previsione finanziario 2015-2017. Confermate, come anticipato nelle proposte della maggioranza esposte ieri mattina dal sindaco Spina in una conferenza stampa (leggi qui), le aliquote Imu (al 10,4 per mille), Tasi (al 2,5 per mille) e l’addizionale comunale Irpef (0,8%). Aumentata invece la Tari, “in media del 10%”, ha spiegato il primo cittadino, “poiché il costo del ciclo dei rifiuti è aumentato complessivamente tra il 15% e il 18% per l’inserimento da parte del legislatore dell’obbligo di biostabilizzazione dei rifiuti prima del conferimento in discarica e per la necessità di dover trasportare i rifiuti a Massafra dopo la chiusura delle discariche di Trani e Andria”.
TASSE. La pressione tributaria invariata annunciata con soddisfazione da Spina non ha convinto l’opposizione. “Le tasse non aumentano perché le aliquote sono già al massimo dall’anno scorso. Se i cittadini sono in difficoltà e non riescono a pagare le tasse è giusto lasciare tutto invariato?”, ha commentato Gianni Casella (Dc). “Anche se la pressione tributaria è inalterata rispetto all’anno precedente le famiglie stanno peggio quindi bisognerebbe provvedere a diminuire le aliquote”, gli ha fatto eco Angelantonio Angarano (Pd), che sul rialzo della Tari ha aggiunto: “L’anno scorso non c’era la biostabilizzazione e il trasporto più lontano dei rifiuti, eppure ci fu l’aumento. Per questo vi invito a monitorare i costi dell’igiene urbana perché è evidente ci sia un problema”. Secca la replica di Francesco Spina: “Sfido chiunque a trovare un altro amministratore pubblico che mantiene invariata la pressione tributaria di questi tempi, considerato che abbiamo 7 milioni di euro in meno di entrate dal fondo di solidarietà rispetto al 2011 e contestualmente versiamo 500.000 euro delle nostre entrate IMU allo stato”.
Delusione della minoranza per il mancato accoglimento degli emendamenti presentati. Casella in particolare ha battuto sull’Imu agevolata al 5% per gli immobili contigui all’abitazione principale e per chi concede in comodato d’uso l’abitazione a parenti di primo grado che usano l’immobile come abitazione principale e sulle riduzioni del 40% e dell’80% per soggetti con reddito ISEE inferiore a 8500 euro o privi di occupazione. “Troviamo insieme con i dirigenti la possibilità di ampliare la platea di coloro che, sulla soglia della povertà, non godono di alcuna agevolazione e oggi pagano la tassazione piena”, ha sostenuto Casella, chiedendo anche un confronto con i consiglieri di minoranza. Appello caduto però nel vuoto, visto che dai banchi della maggioranza nessuno ha preso la parola per la durata di tutta la seduta, come sottolineato da Angarano (“Facciamo tantissime proposte ma né ascoltate né replicate”, rivolto alla maggioranza) e Boccia (“La discussione per la verità è avvenuta solo da questo versante”).
Sul mancato recepimento degli emendamenti proposti da Casella su Imu e Tari, il sindaco ha motivato la scelta con la mancanza di copertura finanziaria e “l’impossibilità di destrutturare una manovra molto equa”. Il primo cittadino ha sottolineato “l’importanza di aver mantenuto invariate agevolazioni ed esenzioni, come lo sgravio di 150 euro a famiglia sulla Tasi oltre a quello di 50 euro per ogni figlio a carico sotto i 26 anni”. E sulla Tari: “La Green Card, finanziata con 700mila euro (in luogo dei 600mila dello scorso anno), se ben usata, può fare in modo che non si paghi la tassa sulla spazzatura”.
OPERE PUBBLICHE. Il consiglio comunale ha approvato anche la programmazione triennale 2015-2017 e il piano annuale 2015 delle opere pubbliche. “Sono previsti interventi per scuole e strutture sportive, il completamento di tutta l’area portuale, la ristrutturazione del molo borbonico, la pedonalizzazione via Aldo Moro e la realizzazione del parcheggio vicino allo scalo ferroviario nonchè la nuova area mercatale. Voglio ricordare anche tutte quelle opere non direttamente finanziate dal Comune ma ugualmente importanti per la città, come il potenziamento del depuratore, la condotta sottomarina per l’area marina protetta di Torre Calderina, nuove sale operatorie all’ospedale civile di Bisceglie che saranno inaugurate a giorni, precedendo di poco l’attivazione del reparto rianimazione”. Poi il sindaco ha fatto un riferimento agli emendamenti presentati da Angelantonio Angarano, “all’80% già inseriti nei nostri interventi, come la rotatoria di via Sant’Andrea, il piano di recupero urbanistico, la messa in sicurezza delle piste ciclabili, il contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la lotta al randagismo attraverso la sterilizzazione dei cani padronali, la dicitura di chi è donatore di organi sulle carte di identità, la nuova circolare ‘ecologica’”.
BILANCIO DI PREVISIONE 2015-2017. Scettico Francesco Boccia, che ha posto alcuni dubbi su determinati punti del bilancio. “Non mi convince l’aumento degli oneri di urbanizzazione da un milione di euro a oltre 4 milioni nel 2016. Probabilmente significa che alcune voci del bilancio, come questa, sono solo auspicate. Leggo di entrate molto alte da oneri cimiteriali e, addirittura, da energie rinnovabili. Mi preoccupa la diminuzione delle risorse, nel 2015 e nel 2016, per la promozione culturale, le politiche giovanili e la valorizzazione del patrimonio culturale”. Il presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha poi mosso una critica di carattere più generale: “Credo sia un obbligo morale approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre dell’anno precedente e non a luglio dell’anno in corso. Non ci convince il tipo di programmazione fatta, l’idea che si ha della città ed il modo in cui è stata presentata”. Boccia ha poi proposto un emendamento: “utilizzare l’avanzo libero di gestione per coprire le passività pregresse”, votato di lì a poco all’unanimità.
Bilancio, invece, difeso a spada tratta dal sindaco Spina: “Abbiamo voluto puntare sull’agroalimentare, vera ricchezza della città. I capisaldi dell’economia cittadina sono proprio il comune e l’agricoltura. La visione della città è quella di fare opere e creare servizi con la missione di creare sviluppo. Tra porto e centro storico ci sono circa 60 milioni di euro in ballo in opere pubbliche che avranno ricadute sociali ed economiche molto importanti. Stiamo sviluppando i quartieri e puntiamo sulla valorizzazione turistica con il piano delle coste che vedrà la luce a breve. Turismo, cultura, sociale ed espansione industriale e produttiva: siamo certi che il nostro lavoro va nella giusta direzione”.
Dubbi sulla manovra sollevati da Tonia Spina: “Visto che il sindaco ha più volte ricordato che sono stato assessore al bilancio nella sua amministrazione, ricordo al primo cittadino che quando ero assessore al bilancio era molto più partecipato, discusso con l’opposizione e con le associazioni di categoria. Oggi invece non c’è stata alcuna condivisione, non c’è stata possibilità di portare il nostro contributo e quello dei cittadini. Mi piacerebbe che il consiglio comunale guardasse con attenzione gli emendamenti che sono stati proposti e su cui la maggioranza non si è espressa. Ho proposto di rivitalizzare il centro storico favorendo l’insediamento di attività che valorizzassero il nostro artigianato eliminando per cinque anni la Tosap, oltre che la Tari. Ho proposto di assegnare le case del centro storico a giovani coppie al prezzo simbolico di mille euro purché ci abitino almeno per dieci anni e le ristrutturino. Ho proposto di realizzare un laboratorio urbano all’ex macello comunale attraverso finanziamenti europei, ma nulla è stato recepito”.
“Gli emendamenti presentati dalla consigliera Spina sono slegati dall’approvazione del bilancio e possono essere presentati come ordini del giorno”, ha commentato Francesco Spina. Approvato invece all’unanimità un emendamento presentato dal sindaco per il recupero e il restauro della chiesa di Sagina, recentemente acquisita dal comune di Bisceglie insieme al suolo. Approvato (astenuti Angarano e Boccia) anche un emendamento presentato da Luigi Di Tullio sul microcredito per la pesca finalizzato al rinnovo delle attrezzature dei pescatori.