Dopo la parte del consiglio comunale sull’eleggibilità dei consiglieri Comunali Francesco Spina, Luigi Di Tullio e Pietro Innocenti, durata quasi tre ore (leggi qui), il sindaco Angelantonio Angarano ha presentato nella seduta gli assessori e successivamente si è passati all’elezione del presidente del consiglio e dei due vice presidenti.

“Ho riflettuto parecchio su questo ruolo di garanzia e di alto profilo istituzionale che deve essere svolto in maniera imparziale e con una sensibilità particolare. In campagna elettorale abbiamo detto che, in segno di rispetto e apertura, avremmo assegnato questo ruolo alle opposizioni, in cui c’è più di un consigliere che ha svolto già quel ruolo in maniera degnissima”, ha detto il primo cittadino. “Il messaggio venuto forte dalla campagna elettorale, con l’abbraccio di Casella dopo la mia elezione, credo sia stato apprezzato dalla cittadinanza. In questo senso, nell’ottica della collaborazione istituzionale, dell’apertura e del dialogo, propongo Gianni Casella”.

“Non è legittimo che un sindaco scelga chi dell’opposizione debba fare il presidente, posto che condividiamo il principio dell’assegnazione all’opposizione”, ha affermato Franco Napoletano. “Era l’opposizione che avrebbe dovuto trovare un accordo su una persona e lo avrebbe proposto alla maggioranza. Questo è il patto del biliardino. E’ legittimo ma il metodo non è quello giusto. Se non si fosse trovato un accordo delle minoranze, solo allora sarebbe stato legittimo che la maggioranza facesse la sua proposta. Così non si parte bene”, ha concluso Napoletano.

“Il metodo non è dei migliori”, gli ha fatto eco Enzo Amendolagine, che ha letto la proposta allegata agli atti sull’elezione del presidente del consiglio. L’esponente pentastellato ha comunque annunciato che avrebbe votato Casella.

“Nulla di personale contro Casella ma ho l’impressione che l’opposizione alla mia amministrazione si sia ricongiunta. Auguri e in bocca al lupo alla maggioranza che nasce oggi”, ha sostenuto Francesco Spina, annunciando che avrebbe abbandonato l’aula al momento della votazione.

“E’ inutile caricare di valore politico quello che è stato definito un ruolo istituzionale”, ha sottolineato il primo cittadino Angarano, “E’ un modo di fare opposizione e di fare politica ormai vecchi. La mia è stata una scelta non sulla persona. E’ stato seguito un metodo alternativo, cosa che qualcuno non ha ancora imparato, malgrado il risultato delle elezioni. Ho ritenuto giusto far scegliere i consiglieri comunali, abbiamo scelto insieme. Questa è una votazione aperta. E non ci sono indirizzi politici. E’ un metodo democratico che forse non segue le vecchie liturgie della politica. Spero di rendere così il consiglio comunale e il dibattito più efficace”.

Di “onore delle armi” ha parlato Mauro Lorusso, di “metodo alla luce del sole” invece Di Tullio. Critiche sul metodo sono state espresse da Vittorio Fata, che ha comunque annunciato il voto favorevole a Casella, invitandolo a votare in consiglio comunale secondo il mandato affidatogli dall’elettorato. Di “giusto riconoscimento” ha parlato Pierpaolo Pedone.

Il consigliere Gianni Casella è stato eletto così all’unanimità con i consiglieri Enrico Capurso, Napoletano e Francesco Spina fuori dall’aula. Vicepresidenti sono stati eletti Luigi Di Tullio e Carla Mazzilli.

“Ringrazio tutti coloro che hanno deciso di affidarmi questo ruolo importante”, ha detto Gianni Casella. “Ricevere questo incarico mi riempie di forza di credere che c’è un momento in cui, soprattutto in politica, si può trovare attraverso il dialogo e la proposta la possibilità di dare una certezza a questo paese. Anche quando ho ricoperto il ruolo all’opposizione ho avvertito forte il senso di responsabilità. Aver combattuto l’impossibilità di non confrontarci con la precedente amministrazione è stata una palestra di vita. Ecco perché quando da una parte e dall’altra si chiede il dialogo e il confronto, non bisogna fare orecchie da mercante. Questo è l’aspetto fondamentale. La mia posizione sarà di garanzia istituzionale ma nella direzione di garantire quello che a me non è stato concesso: il confronto, il dialogo tra opposizione e maggioranza. Il rispetto delle regole è fondamentale. Chiedo collaborazione, cambiamo il modo di guardare la politica”, ha concluso il neo presidente del consiglio comunale.

Si è passato poi ai componenti delle commissioni consiliari, votate all’unanimità.  

Commissione 1 su statuto, regolamenti, rapporti interistituzionali, organizzazione e funzionamento, trasparenza ed integrità, controlli interni, contenzioso, altre materie non attribuite: Losapio, Sasso, Coppolecchia, Spina, Amendolagine.

Commissione 2 su sport, turismo, demanio marittimo, tempo libero, cultura e pubblica istruzione: Bianco, Innocenti, De Noia, Spina, Amendolagine.

Commissione 3 su urbanistica, edilizia, lavori pubblici, gestione e manutenzione beni demaniali e patrimoniali: Mastrapasqua, Ruggieri, Lorusso, Napoletano, Fata.

Commissione 4 su attività economiche e produttive, trasporti, sicurezza urbana e protezione civile: Mazzilli, Ferrante, Lorusso, Baldini, Fata.

Commissione 5 su inclusione e protezione sociale, sanità ed igiene pubblica: Coppolecchia. Carelli, Ruggieri, Napoletano, Russo.

Commissione 6 su programmazione economico-finanziaria, bilancio, patrimonio, gestioni associate, costituzione e/o partecipazione in enti, aziende ed istituzioni: Di Tullio, Di Gregorio, Pedone, Capurso, Preziosa.

Commissione consiliare speciale per la sicurezza urbana: Coppolecchia, Ruggieri, Mastrapasqua, Bianco, Losapio, Di Gregorio. Capurso, Amendolagine, Russo.

Commissione elettorale comunale: Di Gregorio, Mazzilli (De Noia e De Tullio supplenti), Preziosa (Baldini supplente).

Commissione comunale per formazione elenchi per corte assise e corte assise appello: Ferrante, Fata.

Consiglieri comunali in seno alla commissione toponomastica: Lorusso, Spina.