Consiglio comunale rapido e conciso quello andato in scena ieri, 30 dicembre, nella consueta cornice dell’auditorium di Santa Croce. Ranghi dell’opposizione ridotti al minimo, presenti ai lavori nella fila della minoranza soltanto i due consiglieri del Pd, Angelantonio Angarano e Roberta Rigante, oltre all’indipendente Luigi Cosmai.
In apertura di seduta si è discusso del programma triennale 2017-2019 e dell’elenco annuale dei lavori pubblici 2017. A difendere la programmazione dell’amministrazione comunale è stato il sindaco Spina: “Il 2017 sarà un anno fondamentale per le opere pubbliche, completeremo la riqualificazione di via Aldo Moro raggiungendo la stazione, costruiremo ancora più rotatorie poiché rendono le strade più sicure e scorrevoli. Il 2017 sarà anche l’anno dei lavori di riqualificazione al Gustavo Ventura, della realizzazione del polo mercatale di via San Martino, dei lavori per la costruzione della scuola della zona 167. Infine stanzieremo mezzo milione per rifare strade e marciapiedi della città”. Per l’opposizione è intervenuto il consigliere Angarano che ha precisato come: “La nostra critica sul tema è sempre stata indirizzata sul come vengono realizzate queste opere pubbliche qui a Bisceglie e non sulle opere pubbliche in sé”. Il capogruppo Pd ha poi proseguito citando opere in programmazione da anni ma mai realizzate come: “Il parcheggio di via Del Mulino a Vento, l’allargamento di via Verdi e numerose opere in project financing che dubito si faranno mai. Rimaniamo in attesa una programmazione che tenga conto di una visione complessiva e chiara di questa città”. A voler rassicurare l’esponente dell’opposizione ci ha pensato il capogruppo della maggioranza Di Pierro: “Piano delle opere che sarà molto probabilmente interamente realizzato. Sono sempre più convinto che questa amministrazione sarà ricordata come una delle più laboriose di sempre”.
Il dibattito è poi proseguito su altri due temi “caldi”, il piano delle alienazioni e valorizzazioni e il piano straordinario di revisione delle partecipazioni societarie. Sulle alienazioni nuovo botta e risposta tra Spina e Angarano. “In questi anni mentre tanti comuni vendevano immobili noi li abbiamo acquisiti”, ha dichiarato il Sindaco. “I nostri immobili sono sede di tante associazioni. In questo piano non ci sono svendite”. Giudizio ben diverso quello del consigliere di opposizione: “Questo piano delle alienazioni è lo stesso dell’anno scorso e dell’anno prima, forse è arrivato il momento di metterlo in opera. Bisogna valutare le stime fatte di questi immobili e capire se la loro vendita possa essere funzionale al recupero di altre opere”.
Per quanto concerne invece le partecipazioni societarie è intenzione del comune di Bisceglie procedere alla razionalizzazione di due importanti realtà partecipate come la Bisceglie Approdi e la Farmacia Comunale. Per la Bisceglie Approdi il comune avrebbe intenzione di fare un passo indietro e cedere il 55% delle quote (attualmente ne possiede il 99%), passando così a una partecipazione minoritaria. Per la Farmacia Comunale permane invece l’idea di dismettere la partecipazione. A contestare politicamente le scelte dell’amministrazione è stato ancora una volta Angelantonio Angarano: “Come è possibile che abbiate scelto di acquistare una società quando aveva un patrimonio di circa 2 milioni di euro e di venderla adesso che ha un valore di 800mila euro, questa è un’enorme sconfitta per questa maggioranza. Non c’è ancora nessun progetto sulla Bisceglie Approdi. Sulla Farmacia comunale invece mi dovete spiegare come è possibile che non porti utili ma perdite? Se il problema è la gestione riprendiamola noi e diamola in gestione a qualcun altro”. A difendere il punto per la maggioranza il vicesindaco Fata: “Per Bisceglie Approdi abbiamo speso 390mila euro, se venderemo quote oltre questa cifra significa il nostro intervento è stato frutto di una buona intuizione. Inoltre gli utili della vendita delle quote finanzieranno i lavori al Gustavo Ventura. Anche sulla Farmacia Comunale potremmo avere offerte più che vantaggiose per la vendita”.
La discussione è poi proceduta in maniera spedita sugli argomenti tecnici relativi alla fiscalità locale. Per quanto concerne l’Imposta municipale propria (Imu), pagata dai possessori di fabbricati, abitazioni o terreni agricoli, il consiglio comunale di Bisceglie ha approvato l’aliquota base e per i terreni agricoli al 10,4 per mille, mentre l’aliquota confermata per l’abitazione principale è quella del 4 per mille. Prevista la detrazione di 200 euro per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale. Anche aliquota Tasi invariata al 2,5 per mille, la tassa verrà applicata solo alle unità immobiliari di categoria A1 (abitazioni signorili), A8 (ville), A9 (castelli o palazzi di eminenti pregi storici o artistici). Il tributo per i servizi indivisibili serve per coprire le spese di tutta una serie di servizi offerti dal comune alla cittadinanza. Il comune di Bisceglie, oltre ad escludere dalla tassazione tutte le unità immobiliari al di fuori di quelle precedentemente citate, ha disposto un’agevolazione di 150 euro nel caso l’immobile sia utilizzato come abitazione principale, sgravio a cui si aggiungono ulteriori 50 euro per ogni figlio residente nell’abitazione fino al compimento del 26esimo anno di età. Infine è stata confermata anche l’aliquota Irpef del comune di Bisceglie che rimane quindi fissa allo 0,8%, pari al massimo previsto dalla legge. L’aliquota Irpef rimane quindi secca e uguale per tutte le fasce di reddito. Altrettanto rapida la discussione e il riconoscimento di una nuova serie di debiti fuori bilancio. Tutti i punti all’ordine del giorno hanno visto il voto compatto della maggioranza e il voto contrario della risicata minoranza.
Consiglio comunale che si è poi chiuso sul tema igiene urbana. Il sindaco ha distribuito ai consiglieri copia della corrispondenza degli uffici comunali con la Prefettura di Bari dove si affronta il tema del provvedimento interdittivo antimafia emesso nei confronti di Camassambiente Spa (leggi qui) e la conseguente rescissione contrattuale formalizzata dall’ente pubblico (leggi qui). “La ditta Camassa non l’abbiamo scelta noi ma ha vinto una gara pubblica” ha scandito a chiare lettere il Sindaco Spina: “La raccolta differenziata porta a porta è un percorso che dobbiamo fare e che ci porterà benefici, ammetto che fino ad ora il progetto di raccolta differenziata è stato messo in opera in maniera farraginosa”. Il Sindaco ha inoltre chiesto compattezza a tutte le forze politiche e ai sindacati per affrontare al meglio il momento di difficoltà dovuto alla rescissione del contratto con Camassambiente: “Ora dobbiamo mettere da parte gli aspetti tecnici legati al progetto, ci troviamo in un momento di difficoltà. Noi stiamo già lavorando sondando il terreno con le altre ditte in graduatoria”. Si è scelto poi di rimandare la discussione sulla vicenda igiene urbana ad un nuovo Consiglio comunale da svolgersi nella prima decade di gennaio, attualmente infatti lo scenario sarebbe ancora troppo incerto per poter prendere decisioni e provvedimenti sull’applicazione del progetto di raccolta differenziata porta a porta.