Il gruppo del Partito Democratico resta composto da due consiglieri, Angelantonio Angarano e, dal prossimo consiglio, la nuova entrata Roberta Rigante che sostituirà il dimissionario Francesco Boccia. La dichiarazione dei quattordici consiglieri di maggioranza di adesione al gruppo del Pd, quindi, non è stata utile per confluire nel gruppo del Pd perché il capogruppo Angarano ha rifiutato la richiesta e, come ha spiegato il segretario generale del Comune di Bisceglie, Angelo Francesco Lazzaro, l’accettazione del capogruppo è dirimente per sancire l’ingresso in un gruppo di nuovi consiglieri. Si è conclusa quindi con un nulla di fatto, dopo una discussione durata sei ore e mezza e non senza momenti topici di paradossale spaesamento e incertezza, la questione dell’ingresso dei consiglieri di maggioranza nel gruppo del Pd, tema più caldo dell’assise, cominciata alle 18:30 con tutti i consiglieri e gli assessori presenti, un folto numero di cittadini ad assistere ai lavori e una cospicua presenza di giornalisti.
“La richiesta di adesione non si perfeziona se non c’è l’avallo da parte del capogruppo. Non ci sono mai stati precedenti del genere nel nostro comune”, ha precisato Lazzaro. “Resta nel limbo, quindi, la posizione dei consiglieri di maggioranza, che sono usciti dal gruppo Democratici-Popolari per Bisceglie ma non approdano, per il momento, da nessuna parte. D’altronde non è obbligatoria l’adesione ad un gruppo in consiglio comunale”.
Il sindaco Francesco Spina, su questo, non ha voluto prendere alcuna decisione, rimettendo tutto nelle mani del segretario generale. “È la prima volta che vedo il leader politico di un gruppo non assumere una decisione politica e demandarla ad un tecnico”, ha commentato Francesco Boccia. “Detto questo, auspico che il segretario non faccia nessuna forzatura e che il gruppo del Pd resti formato da due componenti”, ha dichiarato a più riprese il parlamentare rivolgendosi anche al sindaco. “Altrimenti questa questione finirà in tribunale, con un ricorso al Tar, e dinanzi alla commissione di garanzia nazionale del Pd. Invito il sindaco a chiudere qui questa vicenda. Il resto della questione, legato alle tessere congelate, avrà altri seguiti nelle opportune sedi”.
PROCEDIMENTI DI DECADENZA DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE. Altro punto rovente all’ordine del giorno era la procedura avviata dell’Ufficio di Presidenza, composto dal presidente del consiglio Franco Napoletano e dai suoi vice Pasquale Parisi e Giorgia Preziosa (quest’ultima in disaccordo con i primi due), per la decadenza di tre consiglieri comunali, Francesco Boccia, Tonio Rossi e Domenico Storelli, rei di essere stati assenti a tre sedute consecutive del consiglio comunale. L’Ufficio di Presidenza ha inviato le comunicazioni ai diretti interessati, che avranno ora a disposizione quindici giorni per presentare valide motivazioni alla base delle loro assenze.
Lo ha fatto direttamente in consiglio Boccia: “Bastava andare sul sito della Camera dei deputati per verificare che quando sono stato assente c’era sempre la seduta della Commissione Bilancio che presiedo. Ed in un’occasione in particolare, stavo presiedendo la conferenza interparlamentare alla Camera dei Deputati”. “Sette presenze su 28 consigli comunali sono poche”, ha replicato Napoletano. “L’assente, peraltro, è tenuto a comunicare e motivare la propria assenza. Non è il segretario a dover andare su internet per verificare eventuali altri impegni istituzionali degli assenti. L’ufficio di presidenza verificherà e terrà conto delle motivazioni addotte questa sera da Boccia, senza posizioni preconcette”.
Non si sono pronunciati invece Tonio Rossi e Domenico Storelli, che forniranno le loro controdeduzioni all’Ufficio di Presidenza.
APPROVATI GLI ALTRI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO. Sono stati approvati in rapida successione e senza discussione gli alti 11 punti all’ordine del giorno su prelievi dal fondo di riserva, variazioni alle dotazioni di cassa, comunicazione sulle aree a diversa pericolosità idraulica, presentazione del piano di prevenzione della corruzione 2016-2018 (all’unanimità), approvazione del regolamento comunale taxi ed autonoleggio con conducente (minoranza astenuta) e sei debiti fuori bilancio.
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