Imposte comunali e approvazione del bilancio di previsione sono stati gli argomenti maggiormente dibattuti nel corso del consiglio comunale del 28 marzo 2018. L’assise ha approvato le aliquote Imu, Tasi e Irpef invariate rispetto agli anni precedenti mentre c’è stata una riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti. L’aliquota Imu sarà al 10,4 per mille per i terreni agricoli e al 4 per mille per l’abitazione principale, con detrazione di 200 euro. L’aliquota Tasi resta al 2,5 per mille, applicata solo alle unità immobiliari di categoria A1, A8 e A9, vale a dire abitazioni signorili, ville e castelli o palazzi di eminenti pregi storici o artistici. L’Irpef resta allo 0,8 per cento, secca, per tutte le fasce di reddito.
Su Imu, Tasi e Irpef il vice sindaco Fata ha battuto sulle conferme delle aliquote degli anni precedenti, con agevolazioni per le fasce più deboli della popolazione, mentre l’opposizione ha ancora una volta ribadito che le tasse sono già al massimo e chiaramente la legge non consente di aumentarle ulteriormente. Il concetto, riassunto nell’intervento di Gianni Casella è: “Avete portato le aliquote al massimo e ora dite di essere clementi”. Dibattito in particolare focalizzato sull’Imu da applicare sui terreni edificabili, ritenuta troppo alta dalla minoranza. “In questa città il mercato edilizio è fermo”, ha sostenuto Casella. “Se è vero che non ci sono prospettive di utilizzo per queste aree, bisogna evitare che anche i cittadini comuni, non quindi i costruttori, siano costretti a pagare decine di migliaia di euro per terreni di pochi metri quadri. Bisognava valutare l’ipotesi di abbattimento dell’aliquota almeno per aree edificabili, fino a compimento della propria destinazioni”. Critica anche Tonia Spina: “Siamo di fronte ad anziani e famiglie monoreddito che hanno ereditato pezzi di terreno in aree edificabili che non riescono ad arrivare a fine mese per pagare Imu. Ove mai queste persone volessero disfarsi di quei terreni non troverebbero acquirenti perché neanche gli imprenditori investono al giorno d’oggi”. In sintonia la posizione di Angelantonio Angarano: “Già nel 2015 proponemmo agevolazioni per imprese edili e proprietari privati. Non è cambiato niente, eppure le proposte le abbiamo fatte. Neo di questa amministrazione è non aver avuto a cuore le esigenze reali dei cittadini che provenivano dal sottoscritto e dall’opposizione”.
“Non certo saltiamo di gioia perché tassiamo”, ha replicato il sindaco facente funzioni, Vittorio Fata. “Forse qualcuno dimentica che la tassazione comunale negli anni è stata falcidiata dal governo centrale e che i trasferimenti dallo Stato ai comuni sono più che dimezzati. Il criterio utilizzato per redigere le aliquote è un concetto che sostanzialmente ci porta a togliere a chi ha per poter dare qualcosa in più a chi non ha. Ci siamo messi dalla parte della famiglia che non ha lavoro, che non ha terreni ereditati e che non può arrivare al 10 del mese, non alla fine. Quando si tratta di fare delle scelte è chiaro che chi ha, per eredità o per altro, è giusto che paghi rispetto a chi non ha. Con l’abbattimento dell’Imu sui terreni edificabili agevoleremmo i grossi proprietari terrieri, perché i casi di piccoli proprietari che hanno ereditato terreni e sono ora in difficoltà economiche sono la stretta minoranza”.
Discussione accesa anche, ovviamente, sulla Tari, con la maggioranza che ha rimarcato diverse volte il “grande risultato” conseguito con la riduzione dell’imposta e l’opposizione che ha invece minimizzato e ha criticato il servizio. “Negli ultimi 15-20 anni nessuno aveva mai ridotto la Tari”, ha sottolineato Fata, ringraziando i cittadini diligenti per l’abnegazione nella raccolta differenziata. “Abbiamo raggiunto la percentuale del 70% e cresceremo ancora, siamo riusciti a diminuire i costi di smaltimento, pagheremo l’ecotassa al minimo”.
È guerra di cifre sulla riduzione. “Dopo che avete aumentato la Tari del 100-150-200% ci vuole coraggio per enfatizzare il 12% di riduzione per le famiglie e il 3-4% per le imprese”, ha sostenuto Casella. “Le agevolazioni porteranno a diminuzioni che solo in pochissimi casi saranno del 12-13%, in moltissimi casi si avvicineranno al 20% e, nei casi di Isee inferiore a 12mila euro, determineranno l’abbattimento della tariffa oltre il 50%”, ha replicato Fata. Ci sono poi le critiche dell’opposizione al servizio. “Siete partiti malissimo, con le proroghe, poi con un capitolato dei sogni”, ha attaccato Angarano. “Avete ‘mastellizzato’ la città senza mai controllare e limitandovi ad aspettare le lamentele dei cittadini. Le sanzioni, annunciate anche con mezzi avveniristici, non le ha mai viste nessuno. E, ancora oggi, dobbiamo convivere con punti di abbandono fisiologico della spazzatura”. Tonia Spina ha sottolineato la “mancanza di un ufficio specifico che si occupasse dell’ambiente e dei rifiuti, vagliando e analizzando i costi che sosteniamo”. Casella ha poi stigmatizzato la non applicazione della strategia rifiuti zero, “che in altri comuni ha portato a risultati eccellenti”, e della tariffazione puntuale.
“Non si arriva dalla sera alla mattina all’attuazione della tariffazione puntuale ma quello è anche il nostro orizzonte”, ha replicato l’assessore Vincenzo Valente. “Siamo, nonostante tutto, arrivati a un abbassamento dei costi. Minimo? Ma è pur sempre un abbassamento. Far emergere gli evasori non è semplice. Servono risorse umane, lavoro degli uffici e costanza. E in questi due anni una parte di evasione sulle utenze domestiche è emersa”. Sulla stessa linea il vicesindaco Fata: “La differenziata è partita a gennaio 2017, in poco tempo sono stati conseguiti risultati lusinghieri”.
Aspra e accesa, come era immaginabile, la discussione del punto 14 sull’approvazione del bilancio di previsione finanziaria 2018/2020. Il sindaco facente funzioni Fata ha illustrato i punti salienti: “Presentiamo, entro i termini stabiliti dalla legge, un bilancio ordinato con alcune premialità sulla spesa corrente e flessibilità su alcuni capitoli di spesa. Il prospetto relativo alle entrate tributarie si aggira intorno ai 31 milioni di euro, ciò significa che abbiamo recuperato maggiori somme soprattutto grazie all’aumento di azioni di controllo sull’evasione fiscale. Le spese”, ha continuato Fata, “ammontano a circa 36 milioni e mezzo di euro, in riduzione rispetto all’esercizio precedente. Tengo a sottolineare che, pur avendo potuto, non è stato contratto nessun nuovo mutuo”.
Anche l’assessore al bilancio Vincenzo Valente è intervenuto sul punto: “Questa squadra consegna alla prossima amministrazione un bilancio non in dissesto, ma tranquillo. Abbiamo fatto il nostro dovere di buoni amministratori e il dirigente Pedone ne è stato il garante. E’ la prima volta che le opposizioni non presentano alcun emendamento: significherà una condivisione del bilancio? Me lo auguro”, ha concluso Valente.
“Respingo il velato attacco politico dell’assessore Valente”, ha controbattuto Casella. “In cinque anni dall’opposizione abbiamo presentato decine di emendamenti, decine di proposte serie, concrete, fattibili. Sistematicamente rigettate per motivazioni politiche o per mancanza di fondi. E ora ironizzate sul fatto che non presentiamo emendamenti. Ci prendete forse in giro?”. “Dov’è la programmazione? Dov’è il Pug? Perché date incarichi a destra e a manca, come avete fatto per il Nucleo di Valutazione, gravando sulle tasche dei cittadini?”. “Il Pug non è ancora arrivato perché l’autorità di bacino e il Pptr devono ufficializzare le loro valutazioni“, ha puntualizzato Pietro Consiglio dai banchi della maggioranza.
A chiudere la discussione, rispondendo punto per punto, è stato il vicesindaco Fata: “Sul Nucleo di Valutazione mi assumo la responsabilità di aver nominato tre professionisti. Sul Pug posso dire con certezza che entro fine aprile partirà l’iter per l’approvazione. E sul bilancio”, ha concluso Fata, “stiamo lasciando i conti in ordine”.