È filato via senza scossoni, come ampiamente preventivabile alla vigilia, il consiglio comunale di ieri martedì 3 marzo. Quattro ore di assise sono bastate ad approvare i 34 punti all’ordine del giorno in maniera abbastanza spedita. Le maggiori schermaglie si sono registrate sul primo punto, incentrato sull’approvazione della convenzione con la Provincia di Barletta Andria Trani per la gestione associata del servizio programmazione economico-finanziaria patrimoniale ed integrato solo successivamente alla convocazione del consiglio comunale. La discussione però non ha riguardato il tema del punto, poi approvato all’unanimità, anzi si è andati molto “fuori traccia”. Il sindaco Francesco Spina e i consiglieri comunali di opposizione si sono confrontati sulla pressione fiscale, con particolare riferimento alla Tari, ritenuta dal primo cittadino una delle più basse nella Bat e tra le più alte ed onerose della provincia secondo la minoranza. “La tassazione è aumentata del 30/40% ed in alcuni casi è raddoppiata”, ha sottolineato Angarano facendo anche riferimento ad una petizione di un comitato cittadino che ha raccolto 500 firme proprio su questo tema. Il consigliere comunale del Partito Democratico ha poi parlato di “gravissima emergenza abitativa” e di “emergenza rifiuti” e ha criticato l’intervento di apertura del sindaco Spina, incentrato su tematiche provinciali, sull’efficienza e la preparazione dei dirigenti comunali e, appunto, sulla “bassa” pressione fiscale. “Non posso accettare la descrizione di una città in cui si pagano meno tasse fatta in maniera del tutto propagandistica”, ha accusato Angarano. Dello stesso tenore l’intervento di Casella (Democrazia Cristiana): “Mentre ascoltavo il sindaco mi sono chiesto se fossimo in campagna elettorale. L’amministrazione aveva promesso un aumento medio della Tari del 5% e invece ci ritroviamo con aumenti che vanno dal 40% al 100% e nei casi più drastici addirittura al 150%. La differenza tra quello che si è detto e quello che si è fatto in merito alla Tari è una vergogna che si è ripercossa sulle famiglie”. Ovviamente di avviso completamente diverso il sindaco Spina: “Per quanto concerne la Tari, secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Bisceglie è la città con la pressione pro capite più bassa della Bat. Seimila persone quest’anno pagano di meno e la tariffa è aumentata mediamente del 5% per tutta la città. Senza tenere conto che abbiamo sostenuto le famiglie più povere con alti 600mila euro”. Tonia Spina (Foza Italia) ha invitato l’amministrazione comunale a tenere consigli comunali monotematici su temi così importanti, come la gestione dei rifiuti e il lavoro, “per affrontare in maniera compiuta e approfondita tali argomenti, dando al consiglio comunale la possibilità di fornire un contributo utile in termini di proposte”.
Dopo la bagarre politica iniziale, protrattasi per circa un’ora e mezza, la successiva discussione degli altri punti all’ordine del giorno, dei quali 26 incentrati sull’approvazione di debiti fuori bilancio, è stata molto più snella. La comunicazione di prelevamento dal fondo di riserva (27mila euro, per strumenti didattici per le scuole elementari, manifestazioni natalizie, spese per il lavoro interinale e gestione informatica del piano casa) ha preceduto il punto 2, sull’approvazione di uno schema di convenzione tra i comuni di Bisceglie e Trinitapoli per il servizio di forma associata della segreteria comunale, votato all’unanimità. Nessun problema neanche per l’adesione alla stazione unica appaltante della Provincia Bat (ne avevamo parlato qui), votata a maggioranza compatta e con tre astensioni (Napoletano, Angarano e Storelli) e l’approvazione di uno schema di convenzione per l’adesione ad emPULIA, organo della Regione Puglia che ha come obiettivo la razionalizzazione della spesa pubblica regionale basata sull’aggregazione della domanda, votata da tutta la maggioranza e con 4 astenuti (Napoletano, Casella, Angarano e Storelli). È seguita la presa d’atto del decreto n. 3 del commissario ad acta dell’Aro1/Bt con cui è stato approvato il nuovo regolamento che disciplina le modalità di assimilazione per quantità e qualità dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani (ne avevamo parlato qui). Approvata all’unanimità la modifica dell’art. 9 della convenzione di assegnazione dei suoli all’associazione Pegaso Onlus.
Via libera poi all’approvazione in serie, eccettuando qualche piccola fibrillazione di carattere tecnico, dei 26 punti incentrati sui debiti fuori bilancio per sentenze del giudice di pace su sinistri stradali con relativo risarcimento danni e sull’annullamento di sanzioni amministrative.