Una lunga e articolata discussione che ha portato all’approvazione all’unanimità di due proposte presentate dal consigliere di opposizione Spina, il consiglio comunale monotematico sull’igiene urbana si è concluso proprio come il sindaco Angelantonio Angarano aveva auspicato in apertura: “facendo sintesi”.

Un consiglio comunale in cui però non sono mancati scontri anche piuttosto forti e senza esclusioni di colpi con affermazioni molto pesanti lanciate dai banchi dell’opposizione nei confronti della maggioranza.

Con la presenza in aula di gran parte dei circa 140 dipendenti attualmente impiegati per il servizio igiene urbana, il sindaco Angarano ha avviato i lavori ripercorrendo le lunghe vicende riguardanti che hanno portato all’attuale complessa situazione burocratcia e contrattuale. Dopo l’aggiudicazione della gara d’appalto a Camassambiente nel 2016 vi è poi stata la revoca del servizio a seguito di un’interdittiva antimafia nei confronti dell’azienda, si è quindi proceduto allo scorrimento della graduatoria e all’affidamento ad Ambiente 2.0. La terza classificata alla gara, la ditta Sangalli, ha poi presentato ricorso nei confronti dell’affidamento del servizio ad Ambiente 2.0 e nei primi mesi del 2018 ha avuto ragione in Consiglio di Stato. Nell’aprile 2018 si sarebbe quindi dovuto procedere ad uno scorrimento ulteriore della graduatoria ma la stessa ditta che aveva presentato ricorso si era detta non disponibile al subentro immediato. Come ripetuto più volte nel corso di quest’ultima seduta consiliare, la situazione è stata poi congelata per via delle imminenti elezioni amministrative. Da luglio 2018 la nuova amministrazione Angarano ha di fatto ereditato il problema. “Siamo andati avanti con lo scorrimento delle graduatorie proprio perché non c’era tempo da perdere, abbiamo analizzato requisiti e capacità tecniche delle ditte”, ha spiegato Angelantonio Angarano, “abbiamo riscontrato inadempimenti e carenze di comunicazione su tutte le aziende utili in graduatoria. Abbiamo quindi proceduto con l’atto di non aggiudicazione”. La situazione, già piuttosto ingarbugliata burocraticamente, è stata resa ancora più complessa dalle vicissitudini dell’Aro Bat attualmente commissariato. “In attesa della formazione dell’Aro si possono fare gare d’appalto per la durata massima di due anni”, ha aggiunto Angarano, “nel frattempo abbiamo individuato delle ditte da una white list della Prefettura e abbiamo inviato loro delle lettere per capire se c’è una ditta che può subentrare dal primo marzo”.

Spiegata l’attuale situazione il primo cittadino ha anche annunciato come “A gennaio abbiamo trattenuto all’attuale gestore circa 800mila euro per mancati investimenti”, inoltre Angarano ha tranquillizzato i dipendenti “la salvaguardia dei livelli occupazionali è garantita”.

Immediata la replica dai banchi dell’opposizione con Fata che ha subito accusato l’attuale amministrazione comunale di poca risolutezza “Sindaco cosa è cambiato da quando si è insediato ad oggi?”, inoltre il consigliere Vittorio Fata ha domandato “perché c’è questa corsa a prendere provvedimenti nell’ultima settimana e per mesi non si è fatto nulla? Mi sorge il dubbio che questa perdita di tempo sia funzionale per compiere un’operazione poco trasparente”. Il consigliere di opposizione ha quindi affermato “La gestione dei rifiuti di questa amministrazione in questi mesi è stata inutile perché non avete fatto nulla. Probabilmente questa inefficienza vostra porterà ad aumentare la tassa dei rifiuti”.

Ancora più duro l’intervento di Francesco Spina che ha definito la situazione attuale del servizio igiene urbana di Bisceglie come “fuori legge e disperata”. Spina ha richiesto di inviare tutto il verbale del consiglio alla Procura della Repubblica di Trani e alla Corte dei Conti “affinché possano valutare quello che sta succedendo a Bisceglie”. L’ex sindaco ha poi chiesto da dove proviene l’indirizzo politico con cui si è scelto di scorrere la graduatoria ed ha poi criticato la modalità con cui sono state scelte le imprese dalla white list chiedendo “come mai non è stato fatto un sorteggio?”. Anche Spina come Fata ha poi chiesto chiarimenti sul perché dell’accelerata amministrativa della questione nell’ultimo periodo: “tra l’inutilità di una gestione e l’utilità che può servire a qualcuno il passaggio è breve”.

Dai toni forti anche l’intervento del consigliere Alfonso Russo che ha chiesto a gran voce il sorteggio della ditta per il periodo che precederà l’aggiudicazione della gara ponte di due anni, stimato a sei mesi.

Il consigliere del gruppo “Il Faro-Pci”, Franco Napoletano, ha subito attaccato Angarano nel merito del servizio: “lei oggi, sindaco, ha la possibilità di modificare il capitolato che lei stesso ha criticato. Un capitolato che avevo criticato anche io sin dall’inizio”.  Napoletano ha poi insistito su tutta una serie di carenze del servizio ed ha chiesto all’amministrazione perché non sia intervenuta sino ad ora. “Siamo fuori tempo massimo”, ha concluso Napoletano, “dovreste spiegare perché avete fatto tutte queste proroghe. Nessuno può giocare allo scarica barile soprattutto sulle spalle della città”.

E’ stata poi la volta dei chiarimenti tecnici giunti dal responsabile del servizio l’architetto Giacomo Losapio, dirigente dell’ufficio tecnico. Losapio ha spiegato come l’iter previsto dalla legge, e messo in pratica anche da altri comuni, prevede una gara ponte di due anni in attesa della costituzione dell’Aro. Sulla vicenda della convocazione delle ditte dalla White list il dirigente ha chiarito: “queste imprese non stanno partecipando ad una gara ma stanno dando disponibilità ad eseguire in continuità un servizio”. Due ditte saranno incontrate proprio nel corso di questa mattinata, sabato 23 febbraio, mentre la stessa Ambiente 2.0 ha dato disponibilità a proseguire il servizio. Su cosa succederà il primo marzo Losapio ha le idee chiare: “ci sarà un soggetto individuato sulla base delle disponibilità che ci darà la possibilità di gestire per un periodo che non deve superare i sei mesi, tempo che ci serve per svolgere la gara ponte la cui aggiudicazione avrà durata di due anni”.

E’ poi intervenuto il portavoce dei cinquestelle Vincenzo Amendolagine che si è unito al coro delle critiche sulla tempistica decisionale dell’amministrazione comunale: “perché stiamo governando una questione così importante per la città all’ultimo minuto? Qual è la visione di questa amministrazione? Lo scorrimento della graduatoria andava fatta mesi fa, perché si arriva ad oggi? Con che capitolato si farà la gara ponte, non ne siamo a conoscenza. Vorremmo essere informati su quello che sarà il servizio e la gestione dei rifiuti in questa città. Cosa è successo alla strategia rifiuti zero e alla raccolta puntuale?”. Amendolagine ha inoltre sottolineato l’alta probabilità di contenziosi con le altre ditte escluse dallo scorrimento dalla graduatoria e dalla stessa Ambiente 2.0 che si è vista decurtare circa 800mila in questi mesi.

A prendere la parola anche il consigliere Enrico Capurso, che ha richiesto la metodologia di selezione delle aziende e maggiori sicurezze per i lavoratori.

Svestendosi temporaneamente dai panni di Presidente del Consiglio è intervenuto anche Gianni Casella che ha rimarcato come “c’è una decurtazione fatta ad Ambiente 2.0 per mancati investimenti. Se io amministratore sono andato avanti per proroghe senza contratto e dico alla nuova azienda, che dovrebbe subentrare, che queste decurtazioni di fatto servono per pagare il personale, Ambiente 2.0 non può chiedere perché sono stati decurtati questi soldi se servivano per pagare i dipendenti?”. Per Casella la situazione è davvero pericolosa e l’amministrazione si starebbe mettendo “sotto schiaffo di una richiesta di risarcimento danni da parte di chiunque”.

E’ arrivata infine la richiesta di mozione congiunta dell’opposizione con cui si è chiesto di discutere e approvare in consiglio comunale la convenzione igiene urbana e un parere alla corte dei conti sul Pef e su come calcolare le aliquote Tari in assenza di un contratto igiene urbana.

Le repliche a difesa dell’amministrazione sono arrivate dall’assessore Angelo Consiglio: “ci siamo attivati il prima possibile per risolvere la situazione”, e dal sindaco Angarano che ha chiarito “noi non abbiamo gestori amici, è scontato ma lo ribadiamo. Non siamo stati fermi un anno, abbiamo trovato una situazione con un contratto mai firmato. Siamo arrivati a luglio e stiamo cercando di porre un rimedio definitivo muovendoci nelle pieghe della legge. Il capitolato di gara deve andare in un direzione rifiuti zero e a una riduzione dei mastelli, queste cose le discuteremo in consiglio comunale. Non posso poi accettare critiche su un aumento Tari”, ha concluso il sindaco, “quando poi dalla stessa opposizione viene detto che non ci sono i dati tecnici per stabilirlo”.

Entrambe le proposte dell’opposizione sono state poi votate all’unanimità dal Consiglio Comunale.