“La normativa attuale non prevede più la pubblicazione di tutte le liquidazioni di importo superiore ai 1000 euro in un’apposita sezione. Il Comune di Bisceglie, ottemperando al ‘decreto trasparenza’, il n. 33 del 2013, sul proprio sito internet istituzionale, ha una sezione apposita, denominata appunto ‘Amministrazione trasparente’, in cui risponde pienamente agli obblighi di pubblicazione concernenti   l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, inserendo file in formato tabellare aperto che vengono aggiornati”. È stato il segretario generale del Comune di Bisceglie, Francesco Angelo Lazzaro, responsabile prevenzione corruzione e per la trasparenza, a rispondere dal punto di vista tecnico, nel consiglio comunale di ieri, all’interrogazione formulata dal consigliere comunale Domenico Storelli (Il Torrione).

L’esponente dell’opposizione aveva chiesto al sindaco perché sull’albo pretorio non fosse più visibile la sezione in cui erano pubblicati gli atti di liquidazione e i relativi allegati, se quegli atti fossero ancora consultabili in altre sezioni e, in caso contrario, di conoscere i motivi per i quali detta documentazione non fosse più accessibile e se intendesse immediatamente ripristinare la pubblica fruibilità di tali documenti online.

“La sezione delle liquidazioni era quindi una soluzione che derivava dalle precedenti norme”, ha continuato Lazzaro. “E peraltro con la vecchia sezione spesse volte sono emersi problemi sulla privacy. Ribadisco la totale apertura mia e del Comune in materia di trasparenza. Ogni anno chiediamo un contributo ai cittadini e le uniche sollecitazioni in questo senso sono giunte dal Circolo Peppino Impastato. Per il resto nessuno ha mai chiesto altro rispetto a quanto già non sia reso pubblico”.

Durissimo, invece, il commento politico del sindaco, Francesco Spina. “Sono molto sorpreso della convocazione di questo consiglio comunale, che reputo completamente inutile, una perdita di tempo e uno spreco di risorse. Il consigliere Storelli poteva fugare i suoi dubbi chiedendo direttamente a me o al segretario generale di consultare il fascicolo in cui sono archiviate fatture e scontrini sulle spese del sindaco. Si sarebbe reso conto che molte volte ci rimetto di tasca mia. E invece Storelli forse è stato vittima di protagonismo politico e nella sua interrogazione ha fatto anche un accostamento poco elegante con il sindaco Ignazio Marino”.

“Su 700 deliberati del consiglio comunale”, ha rincarato la dose il primo cittadino, “solo un terzo vedono la presenza del consigliere Storelli, che però si è soffermato su questa vicenda, denotando un’attenzione a macchia di leopardo. Il Comune di Bisceglie”, ha concluso Spina, “è un modello di trasparenza e parsimonia e un modello per l’anticorruzione”.

Breve la replica di Domenico Storelli, il quale ha invitato il sindaco a non prendere sul piano personale la sua interrogazione. “Nel mio quesito mi ero fatto portavoce di alcuni cittadini che esercitano il loro diritto/dovere di controllo sull’attività amministrativa, i quali mi avevano chiesto perché non ci fosse più la sezione delle liquidazioni. Riporterò loro le indicazioni”.

Il consiglio comunale, cominciato con tre quarti d’ora di ritardo, si era aperto con l’intervento del presidente del consiglio comunale, Franco Napoletano, qui tragici avvenimenti di Parigi e il successivo minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del terrorismo.