L’Imu passa da un’aliquota del 9 per mille al 10,4. L’aliquota Tasi (tassa servizi indivisibili) sarà del 2,5 per mille con detrazione di 150 euro sulla prima casa ed ulteriore detrazione di 50 euro per ogni figlio a carico, residente e dimorante, fino al 26esimo anno d’età.
Queste le cifre più significative emerse in materia fiscale dal consiglio comunale di ieri, durante il quale sono state determinate e approvate, appunto, le aliquote di Imu e Tasi per l’anno 2014 e i regolamenti Imu-Tasi e Tari (la tassa sui rifiuti che sostituirà la Tares).
Il confronto in aula, oltre che un carattere tecnico, ha assunto, ovviamente, anche una caratterizzazione politica, con i costi dell’estate biscegliese che hanno tenuto banco insieme alla Iuc (imposta unica comunale che ingloba Imu, Tari e Tasi).
Ma procediamo con ordine. La seduta si è aperta con la ratifica della delibera di giunta municipale n. 240 del 17 luglio 2014 sull’utilizzo dell’avanzo del bilancio consuntivo 2013 per il finanziamento dei debiti fuori bilancio. “Parliamo di un avanzo complessivo di 6 milioni di euro, di cui 600mila utilizzabili. Dimostrazione che la programmazione del bilancio 2013 è stata giusta e calibrata”. Ha sostenuto il sindaco, Francesco Spina, che poi ha parlato anche di Social card, del CineDolmenFest e del film “La Scelta”, con questi ultimi due che “hanno rappresentato una vetrina importantissima per Bisceglie. Il film, in particolare, ha prodotto un milione di euro di entrate per la nostra città a fronte di un investimento di 160mila euro”.
Il secondo punto all’ordine del giorno, incentrato sulla variazione al bilancio di previsione 2014 e bilancio pluriennale 2014-2016, è stato quello su cui si è dibattuto maggiormente. “Oggi approviamo, con due mesi di anticipo rispetto alla scadenza, la manovra di riequilibrio del bilancio, utilizzando le risorse avanzate dal conto consuntivo 2013 per coprire i debiti fuori bilancio, proprio come avrebbe fatto un buon padre di famiglia, azzerando tutto ciò che esiste di passività”, ha commentato Francesco Spina. “Una politica che potrebbe essere anche egoisticamente evitata da un sindaco che non può più ricandidarsi e che, quindi, potrebbe anche spendere tutte le risorse disponibili”.
Il leader dell’opposizione, Gianni Casella (Dc) ha chiesto maggiori delucidazioni sul punto ad Angelo Pedone, responsabile della ripartizione economico-finanziaria del Comune, che ha esposto, tra gli altri dati, le nuove aliquote di Imu e Tasi e le spese per l’estate biscegliese 2014, che ammontano a 407mila euro, cui, ha fatto notare Casella, “bisogna aggiungere i 16mila del Premio Sarnelli, impegnati in un capito a parte, e le spese per la festa patronale, 40mila euro, più il contributo di 30mila euro”.
Cifre che hanno letteralmente infiammato il dibattito, con Tonia Spina, consigliere comunale di Forza Italia, e Gianni Casella, che hanno puntato il dito contro la gestione finanziaria dell’amministrazione comunale, difesa a spada tratta dal vice sindaco, Vittorio Fata (vedi intervista VIDEO in alto).
All’attacco anche Angelantonio Angarano (Pd): “Una simile mole di debiti fuori bilancio non è un vanto per l’amministrazione, è un’ammissione di colpa della manchevolezza della programmazione fatta in previsione”. Angarano ha poi ribadito “la scarsa visione progettuale e imprenditoriale dell’amministrazione comunale in merito alle società partecipate Farmacia Comunale e Bisceglie Approdi. Sull’estate ammetto che il cartellone è più interessante degli anni passati, ma le risorse investite forse sono state eccessive”, ha concluso il consigliere del Partito Democratico, con una velata apertura nei confronti dell’amministrazione comunale per il recepimento dei dettami della Corte dei Conti e l’accoglimento di alcuni consigli che egli stesso avrebbe proposto in tema di gestione.
La parola è poi tornata al sindaco Spina, che ha rispedito al mittente tutte le accuse dell’opposizione. “Ho sentito cifre assurde e non veritiere. I biscegliesi non hanno l’anello al naso. Facciamo la dovuta chiarezza. L’estate biscegliese è costata 400mila euro e non 500mila, costo in linea con le stagioni precedenti. Grazie al cartellone estivo abbiamo dato occupazione a 70 lavoratori socialmente utili. La Tasi è frutto di un governo che per avere il voto di Berlusconi ha trasformato l’Imu sulla prima casa in Tasi. L’aliquota è stata contenuta al 2,5 per mille e, grazie alle detrazioni, sarà pagata da pochi cittadini e non dagli inquilini. La Tasi, inoltre, non sarà applicata sugli immobili sfitti strumentali alle attività di impresa. Per quel che concerne la Tari, invece, non pagheremo l’ecotassa e l’aliquota è la più bassa della zona, con un aumento è solo del 3%”.
La variazione al bilancio di previsione 2014 e bilancio pluriennale 2014-2016 è stata approvata con i voti della maggioranza compatta, così come avvenuto per i punti 4, 5, 6, 7 e 8, incentrati sulla modifica del regolamento generale delle entrate dell’anno 2014, l’approvazione dei regolamenti Imu-Tasi e Tari, la determinazione e l’approvazione delle aliquote Imu e Tasi per l’anno 2014.
Si è poi discusso sull’approvazione del piano finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione di rifiuti urbani ai fini della determinazione delle tariffe della Tari per l’anno 2014. Il dirigente della ripartizione economico finanziaria ha spiegato come i costi del servizio di igiene urbana stiano salendo anno per anno. In particolare dai 6 milioni di euro del 2013 si è passati a poco più di 7 milioni di euro nel 2014 e si stima che la spesa arriverà a circa 7,5 milioni di euro nel 2016. Dall’opposizione il consigliere Luigi Di Tullio (Lavoro e sviluppo – Il Faro) ha dato battaglia alla maggioranza proprio sulla Tari e sul regolamento precedentemente approvato (intervista video sotto).
Sull’argomento è intervenuto anche il capogruppo PD Angelantonio Angarano, che ha rimarcato come il costo dello smaltimento dei rifiuti sia praticamente raddoppiato rispetto agli anni precedenti. Si è passati quindi alla votazione del punto 9 ed alla contestuale immediata esecutività. In entrambe le votazioni il risultato è stato di 15 voti a favore e 4 contrari.
Stesso ed identico risultato per la votazione del punto 10 “IUC – Determinazione numero rate e scadenze e riscossione anno 2014”. Con quest’ultima votazione si è di fatto chiusa la parte del consiglio inerente la trattazione dei temi riguardanti l’imposta Unica comunale.