Dure critiche del Movimento 5 Stelle all’amministrazione comunale di Bisceglie dopo l’approvazione del Piano strategico del commercio in consiglio comunale. Secondo il portavoce pentastellato Vincenzo Amendolagine si tratta di “un documento che di strategico ha ben poco. Nessuna visione strutturale e innovativa per il commercio cittadino. Sicuramente un ottimo esercizio ragionieristico”, prosegue il consigliere comunale di opposizione, “derivante anche dallo scarso coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria del territorio. Lo stesso consulente che ha supportato l’amministrazione nella redazione del piano ha sottolineato che lo stesso è stato occasione per censire le attività commerciali presenti sul territorio. Paradossale che non fosse già disponibile una base dati delle attività commerciali presenti in città, visto che lo Sportello Unico delle Attività Produttive già dovrebbe disporre di quei dati”.
Secondo Amendolagine è necessario “garantire cose semplici ma essenziali ai commercianti. Per prima cosa il rispetto della legalità e quindi una seria attività di presidio del territorio e di controllo degli abusivi, poi la garanzia di un servizio di igiene urbana efficiente, ed infine il coinvolgimento dei nostri produttori ad esempio nei servizi di refezione scolastica per garantire un servizio a chilometro zero”.
Tre le misure proposte dai cinquestelle in questo senso c’è il rilancio del piccolo ristoro e dell’artigianato nel borgo antico “da agevolare anche tramite misure fiscali e affidamento di immobili comunali non utilizzati a nuove imprese artigiane”. Amendolagine ha quindi abbandonato l’aula del consiglio comunale al momento del voto sul Documento Strategico del Commercio.
Movimento 5 Stelle molto critico anche sul nuovo riconoscimento di diversi debiti fuori bilancio. Amendolagine ha evidenziato in particolare un debito riguardante “oltre 21mila euro per compensi da corrispondere ad un legale”. Secondo il portavoce del Movimento 5 stelle “l’ammontare di tale compenso non è affatto in linea con le tabelle dei compensi per incarichi legali stabiliti con delibera commissariale nel 2013, come ha evidenziato lo stesso avvocato del Comune nella relazione indirizzata al Sindaco e al dirigente dell’ area contenzioso. L’anomalia di questo debito”, insiste Amendolagine, “è rappresentata dal fatto che la parcella da corrispondere al legale fosse di oltre 21mila euro e, nonostante, allo stesso fossero già stati corrisposti 6mila euro, come anticipo, il debito portato in approvazione in Consiglio sarebbe risultato essere sempre di oltre 21mila euro, anziché di poco più di 15mila euro”. Dopo l’intervento di Amendolagine il punto in discussione sul debito fuori bilancio in questione è stato ritirato.
Per i Cinquestelle non ci sono dubbi “l’Amministrazione è sciatta nella gestione delle risorse pubbliche e i dirigenti sono stati in questa circostanza alquanto distratti. Ad ogni giro di boa consiliare l’orizzonte di governo della Giunta della Svolta ci sembra sempre più addensarsi di nubi che rischiano di far scrosciare acqua a catinelle sulla testa dei biscegliesi”.