Il consiglio comunale di ieri, mercoledì 23 novembre, si è aperto con la approvazione alla unanimità del programma comunale per il diritto allo studio 2017. Le spese, spiegate dall’assessore Rachele Barra, sono di 773mila euro per quanto riguarda il servizio mensa, di 56mila euro per il trasporto e di circa 20mila euro per acquisto di sussidi informatici e didattici, nonché di materiale per disabili. Per ogni singola voce è stato poi richiesto alla Regione Puglia la copertura del 50% dei costi sostenuti dal comune. In bilancio anche 109mila euro destinati alle scuole paritarie. Dopo la richiesta di precisazioni da parte di Angelantonio Angarano, il sindaco Francesco Spina ha fatto il punto sulle scuole. “Riguardo alle criticità sollevate per la scuola di via Martiri di via Fani, è stata fatta una prova di carico che ha dimostrato che non ci sono rischi per la struttura. Anche il problema umidità è venuto meno. Le problematiche dovrebbero essere rientrate e non sto ricevendo lamentele. Per Salnitro abbiamo avuto ritardi a causa della autorizzazione sismica ma i lavori inizieranno presto. Abbiamo avuto un problema burocratico anche per la palestra della Battisti-Ferraris, a causa di accertamenti su un impianto elettrico, ma a giorni la situazione si sbloccherà. Il servizio mensa è in proroga e la gara sta per partire, mentre sono ripresi i lavori per la scuola materna nella zona 167”.
Il secondo punto è stato invece quello sulla convezione tra Comune e Provincia sul servizio programmazione economico-finanziaria, che coinvolgerà il dott. Pedone. Il sindaco ha specificato che la durata della convenzione sarà limitata a sette giorni, e non è prevista la possibilità di proroga. Sul punto si è astenuta la minoranza. “A volte i nostri dirigenti sono già oberati dal lavoro nel nostro comune e a fare tante cose c’è il rischio che non si riesca a fare più nulla”, ha spiegato Gianni Casella. “La Provincia ammette mancanze e lacune dal punto di visto tecnico e amministrativo”.
Ma ancora una volta a far discutere sono stati i debiti fuori bilancio (quattordici dei diciassette punti all’ordine del giorno), suscitando le proteste delle opposizioni che hanno preso la decisione di abbandonare l’aula e di lasciar votare la maggioranza. “In tre anni e mezzo di amministrazione di questo Comune sono stati riconosciuti svariati milioni di euro di debiti fuori bilancio”, ha affermato Casella. “Assumo una posizione politica su questo. Non voglio ricordarvi quello che la Corte dei Conti ha più volte sottolineato. Il regolamento di contabilità prevede che i dirigenti dei settori debbano portare a conoscenza del dirigente dell’area finanziaria eventuali debiti fuori bilancio. E non riesco a capire come mai alcuni dirigenti, invece, non li comunichino in tempo a chi di competenza. In ogni consiglio comunale si parla di debiti fuori bilancio. Ma i dirigenti che vengono pagati profumatamente dai cittadini fanno il loro lavoro o fanno ben altro? Analizzando la natura dei debiti fuori bilancio, notiamo che la maggior parte di essi arrivano quasi sempre dalla stessa ripartizione”. Il consigliere di opposizione ha poi annunciato prima di uscire dall’aula: “Da questo momento in poi il mio gruppo non sarà mai più presente sulla discussione di questi punti, tranne se iter e responsabilità non vengano prima definite, riconosciute e portate alle attenzioni degli organi competenti”. Dopo la presa di posizione di Casella, anche Angarano ha annunciato la decisione di abbandonare: “Noi continueremo ad essere presenti anche nei prossimi consigli comunali, perché il ruolo nostro di opposizione deve essere quello di controllo. Ma solo per questo straordinario consiglio comunale anche il gruppo del Pd uscirà”. Il sindaco Francesco Spina ha quindi risposto dicendosi amareggiato da un “atteggiamento che non prende atto di una evoluzione positiva che è avvenuta nel corso degli anni”. “Non abbiamo più oneri latenti ma i debiti arrivano subito in consiglio e abbiamo attivato ufficio delle conciliazioni al Comune, che filtra le cause sotto i mille euro. Proprio in settimana abbiamo chiuso venti cause che ci eviteranno di pagare spese aggiuntive di sentenze. Alcuni consiglieri di opposizione oggi vanno via per non riconoscere debiti fuori bilancio che sono anche i loro, e che risalgono a quando loro erano in maggioranza. È il primo consiglio comunale della storia di Bisceglie in cui non ci sono debiti fuori bilancio che derivano da una cattiva programmazione ma semplicemente sentenze del giudice di pace”.
Il consiglio comunale si è poi concluso con la discussione circa la petizione popolare sulla tariffazione puntuale per la raccolta differenziata protocollata in comune a metà ottobre dai Cittadini a 5 stelle in MoVimento a Bisceglie (leggi qui). “Uno dei punti della delibera Rifiuti Zero era proprio quello della tariffazione puntuale, approvata in maniera unanime”, ha spiegato il primo cittadino. “Non possiamo che condividere la petizione e non può che essere un invito ai nostri tecnici di una disposizione in tempi rapidi della tariffazione puntuale. Naturalmente non è semplice di questi tempi produrre immediatamente questi atti. Non posso prendere impegni sui termini per questioni tecniche e gestionali e non politiche. Non sappiamo quando comincerà il porta a porta, che invece doveva essere già partito da quattro mesi. Abbiamo fatto una gara, ha vinto una buona offerta e dopo la aggiudicazione non è ancora partito nulla. Ci sarà stato un equivoco giuridico? Io non lo so. La città però chiede di partire subito”. È stato quindi scritto e votato in maniera unanime un ordine del giorno che prendesse atto della petizione di iniziativa popolare, su cui si sono dimostrati favorevoli anche le opposizioni. Il Presidente del consiglio comunale Francesco Napoletano ha inoltre aggiunto sul ritardo del servizio porta a porta che: “Noi oggi ci troviamo in una città la cui pulizia non può soddisfarci. I cassonetti sono rotti, mal posizionati e non vengono lavati. Mi viene da pensare che ci siano degli inadempimenti su contratti che forse non sono neanche partiti. E quando ci sono gli inadempimenti gravi, le conseguenze devono essere drastiche”. Il sindaco inoltre ha annunciato che il Comune risponderà agli avvisi regionali sul finanziamento di compostiere di comunità, come proposto da Maurizio Parisi della Federazione dei Verdi (leggi qui).