Il consiglio comunale di ieri, venerdì 31 maggio, si è concluso dopo quattro ore di discussione per mancanza del numero legale. Dopo aver a lungo discusso sul passaggio dalla maggioranza all’opposizione del consigliere Rossano Sasso e dopo aver messo ai voti la mozione proposta dal consigliere Vincenzo Amendolagine per ritirare il punto 16 all’ordine del giorno (relativo alla maglia 165), si è cominciato a discutere dell’approvazione rendiconto per esercizio 2018. Il consigliere d’opposizione Francesco Spina ha quindi chiesto la presenza dei revisori dei conti in aula per cominciare la discussione. Revisori che, in quel momento, risultavano assenti. Per attendere il loro arrivo in aula, la seduta, su richiesta dello stesso Spina, è stata sospesa per cinque minuti, al termine dei quali il segretario ha effettuato l’appello. Durante l’appello, i consiglieri d’opposizione si sono dati per assenti, facendo così mancare il numero legale: 11 presenti e 14 assenti (tra i quali, alcuni consiglieri della maggioranza non rientrati in tempo). La seduta è stata sciolta dal presidente del consiglio Gianni Casella per mancanza di numero legale, rinviata in seconda convocazione al prossimo 3 giugno. Il sindaco Angarano ha annunciato che la maggioranza rinuncerà ai gettoni di presenza della seduta tenutasi ieri. “Il consiglio comunale proseguirà ora lunedì prossimo con nuove spese, per esempio per pagare le riprese televisive: uno spreco di denaro pubblico che è uno schiaffo a chi è in difficoltà. Usare un escamotage, approfittando di una pausa dei lavori in consiglio comunale, per far venir meno, all’immediata ripresa, il numero legale, è un modo di fare opposizione vecchio e distruttivo”, ha commentato il primo cittadino.
Il consiglio comunale si era aperto con un’accesa discussione riguardante il passaggio all’opposizione (gruppo Lega) del consigliere Rossano Sasso, che ha preso la parola ad inizio seduta: “Aderisco al partito della Lega e saluto il coordinatore cittadino Rocco Prete. Sindaco, il suo atteggiamento da dittatore mi ha portato all’opposizione. Fin dall’inizio ho notato la mancanza totale di condivisione politica di idee, di proposte. Ma non ho mai visto allontanare da una maggioranza un consigliere. Una maggioranza che, compatta, ha votato alle provinciali un consigliere di destra come Pierpaolo Pedone e alle europee un candidato di destra come Sergio Silvestris. Sediamo in prima fila durante comizi e incontri elettorali di centro-destra, ma allontaniamo un consigliere che aderisce alla Lega. Voi non avete rispettato il vostro programma elettorale: non si vede traccia di ciò che avete promesso. Però tutti compatti ad allontanarmi. Svolta? Cosa è per voi la svolta? Promettere e non mantenere? Cinquemila posti di lavoro? Dove sono? Io non sono stato eletto solo per scaldare una poltrona. Io non ci sto a votare favorevolmente punti al buio. Non condivido e non ho mai condiviso le vostre scelte. Sono fiero di fare parte dell’opposizione a quest’amministrazione”.
A Sasso ha risposto direttamente il sindaco Angarano: “Se oggi siamo qui a rappresentare una coalizione civica è perché abbiamo superato la confusione che caratterizza la politica italiana. La deriva sovranista parla alla pancia dei cittadini, presentando un programma confuso racchiuso in pochi slogan. Quando abbiamo formato questa coalizione, però, abbiamo detto chiaramente una cosa. Che chi è abituato a cambiare partiti non può far parte di questa maggioranza. Era stato uno dei paletti che avevamo posto. Lo stesso consigliere Sasso ha spiegato di non condividere i modi, i tempi e alcuni contenuti del programma. Quindi un ex sindaco che ha cacciato il suo vicesindaco non può venire qui a fare lezioni. Un ex sindaco che non ha sostenuto il suo vicesindaco alle elezioni”.
Dopo la discussione su Sasso, è stata posta ai voti la mozione proposta dal consigliere Vincenzo Amendolagine (M5s) per ritirare il punto 16 all’ordine del giorno, quello relativo al nuovo piano di lottizzazione della maglia 165 (zona ex BiMarmi), per ulteriori valutazioni. “La commissione si è riunita fino alle 15 di oggi proprio per studiare meglio la questione e abbiamo deliberato per il ritiro”, ha spiegato Amendolagine. Favorevoli alla mozione gli altri esponenti dell’opposizione, mentre il sindaco aveva ha proposto di discutere il punto in seconda convocazione. La mozione è stata respinta con dodici voti contrari, dieci favorevoli (con l’opposizione ha votato anche Angela Di Gregorio della maggioranza) e l’astensione del presidente. Dopo la votazione, Franco Napoletano ha preso la parola per una sottolineatura: “Ritengo che un consigliere comunale della maggioranza avrebbe fatto meglio ad astenersi per i rapporti di parentela che ha con i diretti interessati del piano di lottizzazione”.