E’ stato un consiglio comunale dai toni forti quello andato in scena ieri sera, lunedì 30 gennaio, all’ex auditorium di Santa Croce. Nonostante i punti all’ordine del giorno fossero solo tre, ed anche abbastanza ordinari, la discussione si è infiammata su temi politici che niente avevano a che fare con i lavori della seduta di consiglio comunale.

Dopo un’apertura di seduta con un omaggio alla memoria di Salvatore Tatarella, politico scomparso in settimana,  e la condanna all’aggressione subita da Sergio Silvestris (Forza Italia), il duro scontro politico degli scorsi giorni tra il sindaco Spina e i consiglieri del Pd Angarano e Rigante ha fatto breccia all’interno dei lavori della massima assise cittadina.

sindaco_spina_gen_2017_cons_com“In questi giorni ho sentito di tutto e di più” ha affermato Spina durante la discussione sul punto due, il riconoscimento di un debito fuori bilancio inerente un giudizio legale, “Ritengo sia necessario abbassare i toni che ciclicamente in questa città, durante questo periodo dell’anno, tendono ad alzarsi come se ci fosse una forma virale di tensione che colpisce la classe politica”. Spina ha proseguito il suo intervento parlando della vicenda dell’interdittiva antimafia che ha colpito Camassambiente, in particolare ha fatto riferimento ad alcune dichiarazioni rilasciate ai giornali: “Ho solo detto quello che dicono tutti i sindaci di Puglia ovvero di essere tra l’incudine e il martello”. Sul discorso riguardante invece assunzioni “sospette” da parte di Camassambiente il Sindaco è stato perentorio: “Le assunzioni risalgono in larga parte agli anni 90, io non ho neanche un parente all’interno. Noi abbiamo avuto una sola colpa su questo punto, aver fatto lavorare tutti i cittadini tramite avvisi pubblici chiari e trasparenti”.

Gianni Casella della Dc è stato il primo a replicare al Sindaco Spina: “Io vorrei sapere come sono state fatte le assunzioni dal 1994 ad oggi, facciamo un consiglio comunale ad hoc. In più io mi sono preoccupato per via di alcune dichiarazioni fatte da lei alla stampa dove afferma di “essere stretto nella morsa dei clan biscegliesi”. Queste affermazioni sono vero o sono false?”.

“Noi abbiamo sempre denunciato i disservizi del gestore dell’igiene urbana” ha attaccato la segretaria cittadina del Pd Roberta Rigante rivolgendosi al sindaco Spina “sull’interdittiva antimafia abbiamo semplicemente chiestorigante_angarano_consiglio_comunale_04_2016 all’amministrazione se non fosse più cauto seguire l’invito del prefetto a non interrompere il contratto in corso e per questo siamo stati tacciati di essere dalla parte dell’illegalità”. Facendo poi sempre riferimento al comunicato stampa di qualche giorno fa a firma del primo cittadino e indirizzato direttamente al Pd biscegliese, la segretaria democratica ha commentato: “Siete scesi sul personale nel dibattito politico ed avete strumentalizzato la giornata della memoria e i pazienti della Divina Provvidenza. Voi avete fatto dichiarazioni preoccupanti alla stampa dicendo di ‘essere stretti nella morsa dei clan’ e noi abbiamo chiesto se attualmente c’è o no un problema di legalità a Bisceglie. A questo non abbiamo avuto risposta, c’è o no il rischio di condizionamento dell’attività amministrativa? Lo vogliamo sapere per la tutela del consiglio comunale”.

Sulla stessa linea della sua segretaria di partito anche il Capogruppo Pd Angarano: “Sull’interdittiva antimafia noi abbiamo solo messo le mani avanti, prima di commentare vogliamo avere le informazioni opportune. Queste informazioni non sono arrivate in consiglio comunale, noi quello che sappiamo l’abbiamo appreso dai giornali”. Angarano è poi tornato sul tema delle assunzioni: “Ci sono tanti candidati che hanno lavori interinali, incarichi legali. Questo è un cattivo esempio per tanti giovani”. Infine anche il consigliere democratico ha duramente stigmatizzato l’attacco politico di Spina degli scorsi giorni: “Il giorno della memoria non si festeggia con una targa, ognuno il giorno della memoria lo sente nel suo animo. Il giudizio negativo su qualcosa o qualcuno lo danno i cittadini non è il Sindaco a darlo quando qualcuno critica la vostra amministrazione. Noi non offendiamo la città quando critichiamo l’amministrazione”.

Bisceglie non è una città mafiosa” ha affermato Spina che poi ha continuato affermando in maniera dura e netta, “in undici anni di amministrazione Spina, sono stato condannato cento volte dalle opposizioni ma non c’è una richiesta o un procedimento di rinvio a giudizio del Sindaco, degli assessori e dei dirigenti di questo comune. L’interdittiva antimafia è una cosa che danneggia Bisceglie, ma la città non c’entra”.  Infine il primo cittadino ha fatto un ulteriore passaggio sulle assunzioni: “Facciamo una commissione per l’accertamento dello stato di occupazione nella città di Bisceglie. Noi abbiamo fatto lavorare più di mille persone, e queste persone non erano sotto i nostri palchi durante la campagna elettorale. Grazie ai bandi pubblici e alle borse lavoro abbiamo dato un’opportunità a tutti”.

Oltre all’acceso dibattito politico è da segnalare nel corso del consiglio comunale anche l’approvazione, con l’astensione della minoranza e il voto favorevole della maggioranza, del punto tre riguardante il regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse a seguito della notifica di ingiunzione di pagamento. I cittadini potranno pagare tributi minori per i quali hanno avuto ingiunzioni di pagamento, come ad esempio Tari o Tarsu, senza aggravio di sanzioni e dilazionando il pagamento fino a quattro rate. “Uno strumento importante che darà a tutti l’opportunità di mettersi in regola” ha commentato il Sindaco. Approvato (con il voto contrario della minoranza) anche il riconoscimento del debito fuori bilancio sul quale si è aperta la discussione politica che, pur non riguardando il punto, ha tenuto banco per tutta la serata.