La chiama ironicamente “letterina rinfresca-memoria” e si rivolge ai dodici consiglieri provinciali, che nomina uno ad uno. A scrivere, su Facebook, è Giuseppe D’Ambrosio, deputato del Movimento Cinque Stelle, che non usa mezzi termini: “il sottoscritto e tanti altri cittadini non hanno dimenticato, ne dimenticheranno tutte le manfrine che avete fatto nei giorni passati sul caso del vostro presidente della Provincia Spina eletto dal centrodestra, coordinatore delle liste di Emiliano di centrosinistra e Sindaco di Bisceglie di centro, che con i suoi ‘400 spartani biscegliesi’ ha tentato la scalata al Pd con tanto di tesseramento di massa”.
“Avete detto tante ma tante parole”, continua il parlamentare andriese. “Avete detto un mare di chiacchiere ma nessuno di voi risulta al momento che si sia dimesso dal ruolo di consigliere provinciale. Se ormai i vostri partiti non hanno più alcuna dignità politica ed istituzionale almeno dimostratela a titolo personale. Dimettetevi”, aggiunge D’Ambrosio parlando della situazione in consiglio provinciale, ove i consiglieri di minoranza (quattro del Pd e uno di Scelta Civica) hanno sostenuto Spina insieme al consigliere di maggioranza Beppe Corrado (Area Popolare-Nuovo Centrodestra). I consiglieri di centrodestra (cinque di Conservatori e Riformisti e uno di Forza Italia) hanno invece preso le distanze dal presidente e rimesso nelle mani del Presidente Spina le proprie deleghe consiliari, atto politico diverso dalle dimissioni da consigliere.
Se la situazione dovesse restare questa, in consiglio si avrebbe un sostanziale pareggio di equilibri, con il centrodestra che diventerebbe opposizione e il centrosinistra (più Corrado) maggioranza. Fermo restando che i numeri, diversamente dagli enti di primo livello, in Provincia non sono dirimenti per l’approvazione dei provvedimenti, cui il presidente, teoricamente, potrebbe provvedere anche da solo dopo aver ascoltato il parere della conferenza dei sindaci e del consiglio.