Sembra ancora lontano dall’estinguersi l’infiammato dibattito politico riguardante la vicenda delle richieste di tesseramento online al Pd da parte del Sindaco Spina, dei consiglieri di maggioranza, degli assessori e di alcuni dipendenti comunali. Questa volta a intervenire è un esponente della maggioranza in consiglio comunale, il capogruppo di Democratici e Popolari per Bisceglie Enzo Di Pierro.
“In questi giorni nessuno sta ricordando che proprio il nostro amico e concittadino Francesco Boccia cominciò da ventenne, non ancora laureato, a fare politica, militando in modo attivo e dinamico nelle file della Democrazia Cristiana nella corrente dorotea dell’ex ministro Lattanzio (che certamente non guardava a sinistra)” dichiara il consigliere comunale di maggioranza e poi prosegue “in quegli anni ricoprì importanti incarichi pubblici quali, ad esempio, quello di componente del Cda della casa di riposo “Principessa Jolanda” di Bisceglie, all’epoca importante casa di riposo pubblica, fallita e cessata qualche anno dopo. Proprio l’amico Boccia fu nominato dal consiglio comunale a maggioranza democristiana il 5 febbraio del 1990, esattamente 26 anni fa, con quattro voti favorevoli dei notabili dell’epoca che hanno fatto la storia della Democrazia Cristiana a Bisceglie”. Di Pierro ci tiene anche a ricordare chi votò per l’inserimento di Francesco Boccia nel Cda della casa di riposo “I quattro voti furono del prof. Domenico Ricchiuti, del prof. Francesco Contò, del sig. Antonio Lanotte e del sig. Vincenzo Angarano, papà dell’attuale capogruppo del Pd in consiglio comunale Angelantonio Angarano. Perché, quindi, tanti veleni verso alcune espressioni della politica e tanto silenzio sui radicali cambiamenti della politica italiana e locale di questi anni? Se adeguare le proprie idee al mondo che cambia costituisce oggi un peccato mortale, è bene ribadire l’insegnamento cattolico chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Nel suo comunicato Di Pierro si è detto anche dispiaciuto per “questo atteggiamento settario e autoreferenziale da parte di una componente del Partito Democratico della Città di Bisceglie. Un partito si dice tale quando è preordinato ad aggregare, così come prevede la costituzione, non a gestire interessi o potere”. Il capogruppo di Democratici e Popolari per Bisceglie ha anche espresso alcune considerazioni su come sia cambiata la politica nei nostri giorni “Voglio ricordare che in questi anni la vita politica è cambiata in modo straordinariamente veloce, e un po’ tutti quanti noi abbiamo rimodulato le posizioni e le idee di carattere politico. È cambiata l’Italia, è cambiata la cultura, è cambiata la politica, sono cambiati i sistemi di governo e i sistemi elettorali a livello nazionale e comunale.
Sono crollate le ideologie, è crollato il muro di Berlino, è crollato il sistema democristiano che ha retto l’Italia per circa mezzo secolo. È vero, la politica è diventata più fluida, meno schematica, più veloce”.
Per Di Pierro il cambiamento è stato però un bene poiché “rispetto al passato è diventato ancora più forte e diretto il giudizio degli elettori, che giudicano principalmente i fatti e le persone e non più l’appartenenza ideologica, con i media nazionali e locali pronti sempre a dare voce anche ai disagi e alle disfunzioni più piccole della vita pubblica e amministrativa. Questo rappresenta certamente un bene per la trasparenza e la democrazia”, per il consigliere di maggioranza è invece “deplorevole il doppiopesismo di certi politici che vedono la pagliuzza negli occhi degli altri e non la trave nei propri occhi”.